Porsche AG & Volkswagen
Porsche AG, da poco quotata in borsa, vanta già una capitalizzazione di 75 miliardi di euro, superiori ai 58 miliardi di Mercedes-Benz e ai 47 di Bmw. Da quando Volkswagen ha annunciato il debutto di Porsche sul mercato, la valutazione del gruppo di Wolfsburg è passata da 90 miliardi di euro a 70-75 miliardi. Nonostante il fatturato atteso per il 2023 sia di oltre 285 miliardi di euro, +4% circa rispetto al 2022.
Volkswagen apre l’anno a 178,07 €, tocca i 194,74 €, + 9,39% a gennaio, per poi sprofondare a febbraio, complice la guerra in Ucraina. Il titolo precipita del 31,80%, schiantandosi a 132,84€ nei primi giorni di marzo. Prima della fine del mese recupera il 21%, arrivando a 160,83€. Tra aprile e maggio perde l’11,34%, scambia a 142,59€. I primi di giugno arriva a 160,12 €, precipita a 120,69 € nei primi di luglio, lasciando al mercato il 24,63%. Ad agosto il titolo recupera e, nella prima metà di settembre, scambia a 152€, + 26%. Scivola del 13,17%, cadendo a 132 € ai primi di ottobre. Da inizio anno ha perso quasi il 26%.
Mentre Porsche, nei pochi giorni di contrattazione è passata dagli 82,5 € proposti per l’Ipo agli 85 € dei primi giorni di ottobre. È ancora presto per valutare l’andamento del titolo.
Renault
Renault ha le idee chiare, entro il 2030 il 90% dei suoi veicoli sarà completamente elettrico. Per raggiungere questo obiettivo, punta a lanciare 10 nuove electric car entro il 2025. Capitalizza 8,6 miliardi di euro e si prevede un fatturato di 48 miliardi nel 2023, in aumento del 6% rispetto al 2022. La Renault Zoe ha superato la Tesla Model 3, diventando il veicolo completamente elettrico più venduto in Europa nella prima metà del 2022. Le vendite del modello sono cresciute di oltre il 50 percento nel primo semestre di quest’anno.
Il titolo parte a 30,27 €, sale del 23% tra gennaio e febbraio, e arriva ai 37,31 €. In concomitanza dell’invasione russa dell’Ucraina il titolo precipita del 43%, spiaccicandosi a 21,16 € nei primi giorni di marzo. Tenta un recupero prima della fine del mese, arriva a 25,73 €, per poi ricadere a 21,73 € a metà aprile. A giugno arriva a 27,40 € e guadagna il 26%. Perde il 17,32% a luglio, scivolando ai 22,65 €. Mette il turbo tra agosto e settembre, raggiunge i 32 €, + 41%. Al momento della stesura dell’articolo il titolo è in declino e viene scambiato intorno ai 29,5 €. Da inizio anno il titolo ha perso circa il 3%
A differenza dell’Italia, il governo francese offre fino a 7.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica a cui si possono aggiungere altri 5.000 euro se sono soddisfatti determinati requisiti. La Germania offre incentivi fino a 9.000 euro per veicolo. Però non basta a far decollare il settore, nonostante gli sforzi delle case automobilistiche europee.
Tesla
Quando si parla di auto elettriche il primo brand che viene in mente è Tesla, nonostante i competior aumentino. La società americana detiene lo 0,9% del mercato automobilistico europeo, in discesa rispetto al 2,1% dello scorso anno; negli USA è del 3,4%. L’azienda ha una capitalizzazione di oltre 759 miliardi di dollari e un fatturato atteso per il 2023 di 120 miliardi, il 41% in più rispetto al 2022.
il titolo apre l’anno a 382,7$, perde subito il 39% nei primi due mesi, e precipita a 233,57$. Tra marzo ed aprile tenta un recupero, arrivando a 381,92$, + 63,51%. Scivola nuovamente a maggio e lascia al mercato il 45,55%, si ritrova quindi a 207,83$. Dopo un po’ di turbolenza tra giugno e luglio, raggiunge i 311,73$ a metà agosto, + 49,75$. A seguito di questo traguardo torna a scendere, infatti, nei primi di ottobre scambia intorno a quota 253 $, – 18,85%. Da inizio anno ha perso il 34,63%. ©
Marco Castrataro
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