mercoledì, 12 Novembre 2025

La cybersecurity in Borsa

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La sicurezza informatica non è più una nicchia: è una delle colonne portanti dell’economia digitale.

In Borsa il settore è guidato da un gruppo di player globali che crescono a ritmo sostenuto grazie al cloud, allo smart working e alla corsa all’AI.

In testa ai “pure-play” c’è Palo Alto Networks, che nell’ultimo anno fiscale ha superato gli 8 miliardi di dollari di ricavi, con crescita a doppia cifra (Palo Alto Networks, FY2024 results). Subito dietro, Fortinet presidia la sicurezza di rete con un portafoglio che va dai firewall all’OT security e ha registrato oltre 5,3 miliardi di dollari di ricavi annuali (Fortinet, FY2023 Annual Report).

Tra i campioni cloud-native spicca CrowdStrike, specialista di protezione endpoint e threat hunting: i ricavi hanno superato i 3 miliardi di dollari con il primo utile GAAP annuale (CrowdStrike, FY2024 results). Zscaler, riferimento per Zero Trust e sicurezza del traffico applicativo, ha oltrepassato i 2,1 miliardi di dollari di fatturato, mantenendo tassi di crescita elevati (Zscaler, FY2024 press release). Nella “vecchia guardia” resta solida Check Point: oltre 2,4 miliardi di dollari di ricavi, crescita moderata ma margini elevati (Check Point Software, FY2023 results).

Accanto agli specialisti, le big tech hanno un ruolo decisivo. Microsoft dichiara una divisione sicurezza nell’ordine dei 20 miliardi di dollari annui, segno della scala raggiunta dai servizi integrati in Windows, Azure e Microsoft 365 (Microsoft Security, 2023 disclosure). Cisco ha puntato sull’ampiezza di piattaforma completando l’acquisizione di Splunk per circa 28 miliardi di dollari: un innesto che rafforza osservabilità, SIEM e funzioni avanzate di detection basate su dati e AI (Cisco Investor Relations, 2024 closing release). Queste mosse segnalano una direzione chiara: convergenza verso piattaforme integrate e riduzione dei “pezzi singoli”, con suite che coprono rete, endpoint, cloud.

Italia: chi c’è in Borsa sulla cybersecurity

Il perimetro domestico è più sfumato: pochi specialisti puri, diversi gruppi IT con unità cyber e un grande attore industriale con forte esposizione alla sicurezza. Leonardo è il nome di riferimento per scala, ruolo sulle infrastrutture critiche e collaborazione con la Pubblica Amministrazione.

Nel 2024 ha riportato ricavi per circa 17,8 miliardi di euro, in crescita sull’anno precedente, con solidi indicatori operativi (Leonardo, FY2024 results).

Tra le tech quotate, Tinexta ha costruito un polo nel Digital Trust e nella cybersecurity attraverso acquisizioni e crescita organica: nel 2023 i ricavi sono stati pari a 395 milioni di euro con progressione a doppia cifra (Tinexta, FY2023 consolidated results). Tra i “puri” italiani spicca Cyberoo (Euronext Growth Milan), focalizzata su managed detection & response e servizi SOC per le PMI manifatturiere: nel 2024 il valore della produzione è salito a 25 milioni di euro con un EBITDA di 9,72 milioni (Cyberoo, FY2024 consolidated results).

Nei system integrator quotati con unità cyber rilevanti vanno citate SeSa (Var Group/Yarix) e Reply: SeSa ha chiuso l’esercizio al 30 aprile 2024 con ricavi consolidati per 3,2 miliardi di euro (SeSa, Integrated Annual Report FY2023/24), mentre Reply ha registrato 2,1 miliardi di euro nel 2023 (Reply, Annual Financial Report 2023).

Come leggere il settore

Per un lettore non specialista, due chiavi aiutano a orientarsi. Primo, i ricavi non raccontano tutto: contano la redditività e il modello. Check Point cresce meno ma resta molto profittevole; CrowdStrike e Zscaler privilegiano l’espansione rapida dei canoni cloud, con margini che migliorano via via che la base installata matura (dati societari FY2023–FY2025). Secondo, è in atto una corsa alle piattaforme: Palo Alto e Fortinet integrano moduli di rete, cloud ed endpoint; le big tech portano sicurezza “embedded” dentro i propri ecosistemi; i system integrator confezionano servizi gestiti su misura per PA e imprese.

Per l’Italia, la traiettoria è positiva: aumenta l’offerta di SOC gestiti per PMI e distretti industriali, e si rafforzano le competenze cyber per la PA, grazie alla spinta regolatoria e investimenti per la resilienza.

La presenza in Borsa di attori come Tinexta e Cyberoo, insieme alla scala di Leonardo e alla capacità di integrazione di SeSa e Reply, fotografa un ecosistema che cresce e attrae capitali, talenti e partnership industriali. Il messaggio per aziende e investitori è semplice: la cybersecurity non è un costo tecnico, ma un investimento di continuità.

Articolo tratto dal numero del 15 ottobre 2025 de Il BollettinoAbbonati!

📸 Credits: Canva      

Imparare cose nuove e poi diffondere: è questo il mio obiettivo. Proprio questo mi ha portato ad approfondire il mondo del web3, della finanza digitalizzata e delle crypto. Per il Bollettino mi occupo di raccontare una realtà ancora poco conosciuta in Italia, ma con un grande potenziale.