La bancarotta della piattaforma Ftx è il più grosso crac nel mondo cripto da quando è nata questa industria, evaporati i soldi di clienti ed investitori. La società era arrivata a valere 32 miliardi di dollari. Poi la scoperta di un buco da oltre 8 miliardi.
Perdono gli istituzionali che puntavano su Ftx
Fra chi perderà denaro da questa vicenda c’è Blackrock, il più grande gestore di attivi al mondo, Softbank, oltre a fondi di venture capital come Greylock o Sequoia, che avevano investito nella piattaforma.
Le conseguenze finanziare del disastro sono difficili da quantificare, ma potenzialmente equivalenti a varie decine di miliardi di dollari. Mercoledì, Il patrimonio di Bankman-Fried, ex amministratore delegato dell’azienda, è passato da 16 miliardi di dollari a circa un miliardo.
«Ciò rinforza l’idea che qualsiasi tipo di impresa finanziaria necessita di un’ampia regolamentazione», ha affermato James Malcolm, responsabile della strategia sui cambi e della ricerca sulle criptovalute di UBS.
Il crollo del mercato cripto
Quest’anno, il valore di mercato delle criptovalute è crollato da oltre 2.800 miliardi di dollari a 766 miliardi. La fine di quasi quindici anni di straordinaria espansione monetaria da parte delle principali banche centrali del mondo ha dato un contributo decisivo a questo calo repentino.
«Il numero di exchange con bilanci più solidi in grado di salvare quelli con un capitale basso e un’elevata leva finanziaria si sta riducendo all’interno dell’ecosistema cripto», affermano gli strateghi di JPMorgan.
La scomparsa di Ftx potrebbe produrre altre vittime. È difficile sapere a questo punto chi è esposto, sebbene ci potrebbero essere effetti a catena.
JPMorgan ritiene ci siano buone probabilità che il Bitcoin scenderà a $ 13.000, un calo di quasi il 22% da dove si trova ora. In questo clima, il “cripto inverno” è destinato a peggiorare ulteriormente, soprattutto perché i timori per il più ampio contesto economico continuano a erodere l’appetito per gli asset rischiosi.
Le conseguenze del “cripto inverno”
«A breve termine, questo sarà davvero molto negativo per l’industria delle criptovalute», afferma Jay Jog, co-fondatore della startup Sei Labs, che si occupa di blockchain.
«Ma non penso che “metterà fine alle cose” del tutto e spero si possa rafforzare l’interesse per la mia attività, che si concentra sulla creazione di scambi di criptovalute più trasparenti e decentralizzati» aggiunge Jog.
Mentre Shan Jun Fok, co-fondatore di Moonvault Partners, società di investimento in criptovalute, dichiara: «mi aspetto che il crollo di Ftx allontanerà gli investitori istituzionali dallo spazio crittografico proprio mentre stavano facendo il loro ingresso. Nonostante alcuni professionisti continueranno a lavorare su progetti interessanti, potrebbero volerci anni per ripristinare la fiducia nelle promesse del settore».
Venerdì, in una conferenza in Indonesia, Il CEO di Binance Changpeng Zhao ha affermato che la crisi finanziaria del 2008 è “probabilmente un’analogia accurata” per ciò che sta accadendo.
«Siamo arretrati di alcuni anni», dice. «I regulator esamineranno a fondo questo settore e saranno molto più duri, il che probabilmente è una buona cosa».
La bolla delle criptovalute lascia l’amaro in bocca a milioni di persone comuni, abbagliate dall’oro digitale, che ora si ritrovano soltanto le perdite. Questo ci ricorda che il mondo cripto è soggetto a crolli e risalite repentine. Le valute digitali mietono le proprie vittime non solo tra i comuni investitori o speculatori, ma sono anche i professionisti e i leader del settore a rimetterci le penne, in questo caso FXT e Bankman-Fried. ©
Foto by Canva.com