sabato, 20 Aprile 2024

Che ne sarà della Ferrari senza Binotto? Ecco il toto nomi

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Ferrari

Il vuoto di potere lasciato dall’addio alla Ferrari del Team Principal, Mattia Binotto, pesa sempre più. La mancata scelta di un nuovo manager a guida dell’area progettazione è percepita all’esterno come una debolezza. La Formula 1 è una giungla e si teme che il licenziamento dell’ingegnere possa avere ricadute negative sul processo di rinnovamento avviato dopo il Ferrari Gate del 2020. Intanto, in Borsa il titolo della casa automobilistica controllata dal gruppo Exor perde terreno.

La Ferrari perde terreno

Chi guiderà gli ingegneri che progetteranno la Ferrari che calcherà le piste nel 2023? È la domanda più frequente che appassionati di Formula uno e investitori si fanno. L’addio di Mattia Binotto, Team Principal da 28 anni, ha creato un vero e proprio terremoto. Mancano poche settimane alla scadenza del mandato del manager emiliano, fissata per il 31 dicembre, crescono attesa e incertezza.

Ieri è stata una giornata negativa per il titolo che ha chiuso in calo del -0.38 per cento, saldo che rischia di favorire una evoluzione di breve termine al ribasso. Ipotesi che troverebbe conferma nel minimo 207.8000 euro registrato in giornata. Valore inferiore rispetto a quello della seduta precedente, altro indizio del momento negativo. Per quanto riguarda l’indice FTSE Italia All Share, -0,26 per cento sulla giornata precedente. I volumi di scambio sono ammontati a 268.653 pezzi, numeri inferiori alla media settimanale. La performance dell’ultimo mese segna un +2,45%, percentuale molto inferiore se guardiamo ai sei mesi (+ 15,70%).

I rischi per la Ferrari

Ancora non ci sono certezze riguardo il successore di Mattia Binotto sul muretto della Rossa. Tra esperti e appassionati inizia a serpeggiare il dubbio che il nuovo Team Manager non sarà in grado di imprimere al Cavallino Rampante la svolta che serve per tornare sul gradino più alto del podio. Gradino lontano ormai dal 2020, quando la casa automobilistica è stata investita dal Ferrari Gate.

Oltre alla reazione di tifosi, analisti e investitori, non è da sottovalutare la possibile offensiva delle altre scuderie. La concorrenza è agguerrita in Formula 1 e ogni tentennamento rappresenta un rischio. Le avversarie potrebbero infatti tentare gli ingegneri della Rossa con proposte e progetti allettanti.

I possibili successori di Binotto

Le ultime indiscrezioni dicono che il Presidente, John Elkann, e l’Amministratore Delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, vedrebbero in Frederic Vasseur, Team Manager di Alfa Romeo Sauber. Lo stile diretto e senza fronzoli del manager francese sarebbe la qualità che più piace alla dirigenza. Fonti estere dicono che i vertici della Rossa avrebbe già preso una decisione. Ci sarebbero però alcune problematiche da superare per arrivare all’ufficialità, attesa probabilmente per la fine dell’anno. Tra queste figurerebbero i rapporti non idilliaci tra Vasseur e Nicholas Todt, manager di Charles Leclerc, giovane pilota della Rossa.

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