sabato, 27 Aprile 2024

Wagner: chi finanzia il gruppo mercenario russo?

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Il Gruppo Wagner aumenta il suo potere sulla Russia. La guerra in Ucraina ha permesso al suo capo, Evgenij Prigozhin, di diventare il secondo uomo più potente del Paese. Da dove viene questa compagnia mercenaria e chi la finanzia?

Chi è Evgenij Prigozhin, capo e finanziatore

Il Gruppo Wagner nasce nel 2014 da un’idea del Dimitrij Utkin, ex militare sovietico reduce da una simile esperienza, il “Gruppo Slavo”. Il vero capo dei mercenari è però Evgenij Prigozhin, finanziatore del Gruppo e, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, tra gli uomini più potenti di Russia.

Conosciuto come “il cuoco di Putin”, soprannome affibbiatogli per le sue numerose attività di catering che spesso organizzavano cene e pranzi per il presidente russo, Prigozhin è collegato fin dal 2016 alle “fabbriche di troll” russe, volte a diffondere notizie false in Occidente per aumentare l’influenza di Mosca.

I rapporti di Evgenij Prigzhin con il Cremlino iniziano a diventare più stretti nel 2003, quando la sua Concord Catering vince vari appalti per servizi di mensa statali. Nel 2013 arriva però l’affare più redditizio: un contratto da 1,2 miliardi di dollari per alimentare l’esercito russo. L’anno successivo partecipa alla fondazione del Gruppo Wagner.

Dall’Africa all’Ucraina: quanto guadagnano i mercenari di Wagner?

Il 2022 è stato l’anno della consacrazione del Gruppo Wagner e di Prigozhin come fedelissimo di Putin. Dopo anni di diniego, il Cremlino ha ammesso e celebrato i propri legami con il gruppo mercenario. Questo ha attirato le sanzioni di moltissimi Paesi occidentali, ma nonostante questo lo scorso anno il gruppo ha guadagnato oltre 250 milioni di dollari. 

Le operazioni in Siria e in Africa hanno permesso a Prigzhin di ottenere diverse concessioni tramite varie aziende. La Evro Polis opera nel settore petrolifero in Medio Oriente e ha fatturato 134 milioni di dollari in due anni nonostante le sanzioni. Anche Mercury LLC ha fatto affari con il petrolio, per 67 milioni, prima di essere sanzionata nel 2018. Altri proventi, per circa 8,6 milioni di dollari, provengono da M Invest, impegnata nell’estrazione mineraria in Africa, dove i depositi di oro e diamanti sono spesso sorvegliati dai mercenari di Prigzhin.

Questi affari si traducono, per chi lavora con Wagner, in vantaggi considerevoli. Un mercenario al servizio del gruppo può arrivare a guadagnare 240.000 rubli al mese, circa 3000 dollari. Alle famiglie dei combattenti sono assicurati risarcimenti per quasi 40.000 dollari. Il business model, se così si può chiamare, della compagnia, è quindi quello di operare in zone ricche di materie prime, per poi ottenere laute concessioni di estrazione. 

La guerra in Ucraina ha cambiato però la conformazione del Gruppo Wagner. L’esercito privato contava prima pochi arruolati specializzati, mentre ora ha decine di migliaia di combattenti, quasi tutti prigionieri russi liberati in cambio del servizio in Donbass. L’assenza di materie prime da sfruttare nel Paese offre meno prospettive economiche, ma per Prigozhin è comunque un affare.

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.