Rispedito ancora indietro il Ftse Mib. Chiude a -0,62% poco sopra 27.700 punti. Era arrivato alle 9:35 a 28.101 punti, sfondando quindi l’ormai mitico muro dei 28mila punti, ma poi è scattata la retromarcia. Dati ufficiali, che potevano muovere l’indice, a quell’ora non ce n’erano usciti. Addirittura alle 10 è uscito il dato sull’inflazione tricolore, sotto le stime a 7,6% e con il tanto osservato indice core, che esclude energia e cibo, fermo a 6,3%. Numeri buoni sulla carta. Niente. Semplicemente la soglia, che ci divide tra un volo verso vette inesplorate ormai da 15 anni e lo status quo, è imponente. Ci ha provato tante volte il listino a sferrare l’attacco finale, però finora è sempre stato respinto con perdite. E dire che di storie a Piazza Affari non mancano.
Aria di nozze
I fari di Piazza Affari sono tutti per un ritorno di fiamma, ovvero la possibile acquisizione di BancoBpm da parte di Unicredit. L’istituto di Piazza Meda è salito di oltre il 3%, mentre la banca guidata da Andrea Orcel ha ceduto più dell’1,7%. Secondo le ricostruzioni di stampa non ci sarebbero cash sul tavolo, ma solo uno scambio azionario. Gli analisti di Equita ricordano che l’Amministratore delegato di Unicredit, poche settimane fa, «aveva indicato che entro fine anno la banca avrebbe definito l’utilizzo del suo eccesso di capitale, che stimiamo tra i 6 e i 7,5 miliardi sulla base di un Cet1 target di 12,5-13%». Il governo sarebbe felice di questa fusione? Mps con chi potrebbe sposarsi? Il terzo polo bancario rischia di far la fine del terzo polo politico?
Altri movimenti
Fermento anche nel mondo dei pagamenti. Nexi ha fatto un balzo dell’1,4% in scia all’ipotesi che alcuni fondi di private equity possano acquistare la competitor britannica Network International dopo una proposta di acquisizione da 2,56 miliardi di dollari. Poi corre anche Iveco, +1,7%, dopo aver comunicato una commessa da 1000 nuovi autobus per la Pa. Frena invece dello 0,8% Stm, visto che il colosso taiwanese Tsmc potrebbe ridurre gli investimenti. Fondi short in azione su Fineco, che va giù di oltre il 4%.
Attesa in America per trimestrali Usa
Dati freschi. L’indice Empire che misura lo stato di salute della manifattura nell’area di New York sale a sorpresa ad aprile. Wall Street però aspetta numeri ben più importanti, dopo le positive trimestrali di Jp Morgan, Wells Fargo e Citigroup uscite venerdì. In settimana verrano resi pubblici i bilanci dei primi tre mesi del 2023 di Johnson & Johnson, Bank of America e Goldman Sachs (domani, prima dell’apertura dei mercati), Netflix, Morgan Stanley (mercoledì prima dell’apertura) e Tesla (sempre dopodomani ma a mercati chiusi). ©