La UEFA mette gli occhi sul caso plusvalenze fittizie e minaccia: la Juventus potrebbe essere esclusa dalle coppe europee del prossimo anno. I premi di partecipazione a queste competizioni sono fondamentali per restare al passo con le altre squadre europee e far quadrare il bilancio. Quanto costerebbe questa sanzione ai bianconeri?
Cosa rischia la Juventus
La UEFA starebbe esaminando la questione plusvalenze fittizie e potrebbe escludere la Juventus dalle sue competizioni. Champions League, Europe League e Conference League sarebbero quindi precluse ai bianconeri per la stagione 2023/2024, qualsiasi siano i risultati di quella corrente.
La sola possibilità che questa decisione venga presa ha fatto chiudere il titolo in Borsa con un -7% nella giornata di ieri, 25 aprile, e ha avuto ripercussioni anche oggi con un calo del valore delle azioni di quasi il 4%.
Che il club sia in grado di qualificarsi alla Champions League tramite campionato o vittoria dell’Europa League, o all’Europa League tramite la Coppa Italia, o ancora alla Conference League dopo un’altra eventuale penalizzazione in campionato, il rischio è quello che ai risultati sul campo non segua il premio previsto.
I premi UEFA
Ogni coppa europea comporta dei premi distribuiti direttamente dalla UEFA. Dalla semplice partecipazione alla vittoria, una squadra può accumulare una ricchezza considerevole che pesa sul bilancio.
Partecipare alla Champions League comporta ricevere circa 15 milioni di euro, che si riducono a circa 3,5 per l’Europa League e 3 per la Conference League. I premi si accumulano fino ad arrivare alla cifra di 85 milioni di euro per la massima competizione europea, in caso di vittoria.
Il resto degli introiti
Oltre ai premi, la partecipazione alle coppe europee garantisce bonus anche tramite altri due parametri, il ranking storico decennale e il market pool televisivo. Il primo è difficile da calcolare, dato che potrebbe rientrare nella penalizzazione, ma nel 2022 per la Juventus rappresentava un minimo di 33 milioni di euro.
Discorso simile si applica al market pool, che viene distribuito in base al numero di partite giocate in Champions League e alla posizione nel campionato nazionale. Nel 2022 ammontava a quasi 5 milioni di euro.
In totale quindi, l’esclusione da tutte le coppe europee potrebbe costare alla Juventus da una decina di milioni fino a superare il centinaio. Prendendo il caso della Champions League come esempio, i bianconeri potrebbero perdere da un minimo di 53 milioni di euro ad un massimo di 123 milioni, equivalenti a circa il 25% del fatturato annuo del club e alla quasi totalità dei propri debiti bancari. ©
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