giovedì, 25 Aprile 2024

Lufthansa ha comprato ITA, cosa succede ora?

Lufthansa

Lufthansa ha acquistato il 41% di ITA Airways, la società nata dalle ceneri di Alitalia. La compagnia tedesca ha versato 325 milioni di euro e ha un piano di espansione di flotta e personale. Cosa succederà ora?

L’accordo e il piano per l’acquisto di ITA

Dopo mesi di trattativa la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato di aver acquistato dallo Stato italiano il 41% delle quote di ITA Airways, con l’opzione di acquisire le restanti in un secondo momento.

L’operazione è stata completata con un aumento di capitale da 325 milioni di euro da parte di Lufthansa e uno di 225 milioni da parte dello Stato italiano. La compagnia tedesca ha anche condiviso un piano industriale che dovrebbe aumentare i ricavi di ITA di 4,1 miliardi di euro entro il 2027.

Il piano prevede l’aumento degli aerei a disposizione della compagnia italiana, che passeranno dagli attuali 71 a 94. Crescerà anche il personale, fino a raggiungere le 5500 unità. Per ufficializzare l’operazione si attende soltanto l’approvazione della Corte dei conti.

Quanti soldi ha speso l’Italia nella sua compagnai di bandiera

ITA Airways è nata al termine dell’amministrazione straordinaria di Alitalia. Per creare una nuova compagnia aerea pubblica, la Commissione europea aveva chiesto all’Italia netta discontinuità tra le due società.

Fino a quel momento, la vicenda di Alitalia era tornata periodicamente al centro del dibattito pubblico, con numerosi salvataggi nel corso di quasi mezzo secolo. Dal 1974 la compagnia di bandiera ha assorbito circa 13 miliardi di euro, più della metà dei quali negli ultimi tre anni di vita, tra il 2017 e il 2020.

La discontinuità richiesta dall’Europa viene realizzata soprattutto riducendo le dimensioni della compagnia. ITA Airways alla sua nascita contava poco più di 2300 dipendenti, contro gli 11.600 di Alitalia.

Fin dal primo momento però la nuova compagnia ha operato in perdita. Meno 147 milioni di euro nel 2021, cifra esplosa ad un passivo di 486 milioni nel 2022.

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.