È ancora emergenza bollette: il prezzo del gas continua a svuotare le tasche delle famiglie italiane. Dopo che aprile aveva visto aumentare gli importi di più del 22%, a maggio i costi rimarranno sostanzialmente invariati (facile.it). Ma perché, se l’acquisto della materia prima è meno caro?
🔥 I futures del metano (che indicano il punto di riferimento per definire i costi) viaggiano a livelli drasticamente più bassi rispetto ai picchi dello scorso anno, quando la guerra e l’interruzione del gasdotto Nordstream hanno spinto in alto i prezzi. Se si guarda al principale mercato mondiale, Henry Hub, il prezzo è sceso dai quasi 7 dollari di dicembre ai 2,25 di oggi, meno della metà. E per la principale pricing facility europea, il TTF (Title Transfer Facility) olandese, il calo è stato ancora più evidente: da praticamente 150 euro a megawattora di dicembre ai 24,8 di oggi.
💸 Allora, perché le bollette restano care? La ragione è la riduzione dello “sconto in bolletta”, l’aliquota negativa introdotta dal Governo per fronteggiare l’emergenza. Passato da circa 32 centesimi a 11 nel mese di aprile, sarà completamente abolito a partire da maggio, annullando così l’effetto della riduzione dei prezzi, che solo a maggio ha portato a un -23% sui mercati internazionali (GME).