venerdì, 3 Maggio 2024

Decreto flussi: le imprese inoltrano 300 mila richieste

decreto flussi

Quasi 300 mila richieste, il quadruplo dei posti disponibili. Tante sono le richieste di assunzione di lavoratori extracomunitari inoltrate dalle imprese da quando è stato varato il Decreto flussi. In Italia continuano a mancare i lavoratori, cosa può fare il governo per andare incontro agli imprenditori?

Il Decreto flussi non basta

Quando a marzo il governo ha varato il decreto flussi, con cui si stabilisce il numero di persone extracomunitarie che possono entrare in Italia per lavoro, i posti a disposizione erano poco più di 80 mila.

Il click day, che permetteva alle imprese di ottenere le autorizzazioni necessarie ad assumere cittadini extra UE, ha visto la disponibilità esaurirsi in pochi minuti. Nonostante ciò, da quel giorno le aziende hanno continuato a mandare richieste. 

Queste si sono accumulate fino a sfiorare le 300.000 unità, il quadruplo di quanto messo a disposizione. Un problema sia contingente, dato circa 170.000 di queste richieste sono per lavoratori stagionali, che strutturale, soprattutto nel campo dell’edilizia.

Sanatoria e decreto triennale

Il governo sta valutando il da farsi, soprattutto per evitare di creare buchi di personale al settore turistico, messo sotto pressione da una crescita record, dal quale sono partite molte delle richieste di assunzione di stagionali.

Si starebbe discutendo della possibilità di accettare le domande respinte, ma servirebbe anche una procedura più rapida per i visti, dato che la stagione estiva è ormai alle porte. Per il futuro, è in preparazione il Decreto flussi triennale, previsto dalla recente riforma sull’immigrazione varata dopo il naufragio di Cutro.

La situazione delle richieste di lavoratori extracomunitari è però in peggioramento. Nel 2022 le domande erano state 220 mila e a metà 2023 questa cifra è già stata superata. Questo dimostra una mancanza cronica di manodopera nel nostro Paese, che le imprese tentano di colmare con l’immigrazione.

La bassa capienza dei decreti flussi e la burocrazia necessaria per ottenere i visti però limita l’efficacia di questa opzione. La scarsità di lavoratori impatta sulla produttività delle aziende e costa ogni anno all’economica italiana certa 15 miliardi di dollari secondo i dati Unioncamere-Anpal. ©

📸 Credits: Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.