domenica, 28 Aprile 2024

Conviene investire nell’intelligenza artificiale?

Ultimamente se ne parla molto, ma conviene investire nell’intelligenza artificiale? (Anna, Ravenna)

Con il rilascio di ChatGPT l’attenzione generale sull’intelligenza artificiale e la preoccupazione sulle possibili implicazioni per la nostra società ha subito una sostanziale accelerazione. In molti, si chiedono se possa valere la pena, almeno in un’ottica di lungo termine, cercare di investire su questo settore.

Investire su un singolo settore è rischioso

In primo luogo, è il caso di osservare che decidere di scommettere su un settore o su un titolo specifico comporta un rischio maggiore rispetto ad un portafoglio normalmente diversificato.

Di conseguenza, si tratta di una scelta che andrebbe considerata solo a fronte della prospettiva di poter conseguire un rendimento aggiuntivo tale da ricompensare il maggior rischio assunto.

Fatta questa doverosa premessa possiamo evidenziare come esista un consenso abbastanza diffuso sul fatto che questa tecnologia avrà un impatto radicale sullo sviluppo dell’economia e della società.

I primi segnali delle trasformazioni che potrebbero avvenire sono sotto gli occhi di tutti.

La portata di questi cambiamenti ha suscitato non poche preoccupazioni da parte di regolatori ed esperti del settore. Infatti, hanno fatto delle proposte per rallentare e cercare di regolamentarne lo sviluppo.

L’intelligenza artificiale ha del potenziale

Se accettiamo l’idea che l’intelligenza artificiale possa rivoluzionare il mondo in cui viviamo; è abbastanza ragionevole concludere che le aziende che potranno beneficiare di questa rivoluzione avranno performance superiori alla media. Dunque, non è irragionevole concludere che possa essere conveniente puntare una quota ridotta dei nostri fondi a lungo termine su queste attività.

Quello che possiamo dire, con le informazioni attualmente disponibili, è che è molto probabile che questa tecnologia abbia un impatto rilevante sul nostro mondo. Di conseguenza, alcune imprese possano ottenere performance superiori alla media grazie ad essa. Non possiamo sapere esattamente quali aziende vinceranno la “corsa all’AI” che è attualmente in corso. Neanche se poi ci sarà una evoluzione verso sistemi aperti e collaborativi per la quale il vantaggio catturato da singole aziende sarà limitato.

Quello che è logico e ragionevole fare è limitare i fondi che prendiamo in considerazione per questa strategia a una parte minoritaria di quelli che siamo intenzionati a impiegare nel lungo periodo. ©

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Risposta a cura di Massimo Famularo, La finanza in soldoni

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]