lunedì, 29 Aprile 2024

Google e Microsoft si sfidano sull’AI in medicina

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Una nuova frontiera per l’AI. Microsoft e Google entrano in competizione per accaparrarsi il mercato miliardario degli algoritmi in campo medico. Chi ne uscirà vincitore?

Google contro Microsoft: gli algoritmi in medicina

Con i pesanti investimenti in OpenAI, Microsoft ha acquisito un vantaggio consistente nei confronti di Google nella corsa ai mercati dell’intelligenza artificiale. Alphabet (Parent company di Google) è già rimasta scottata una volta dalla fretta e ora procede a piccoli passi nel settore, mentre GPT-4, l’evoluzione dell’algoritmo dietro a Chat-GPT, corre.

In campo medico però, Google vuole ottenere una posizione di vantaggio con un nuovo software, Med-PaLM 2. L’algoritmo, addestrato tramite informazioni prettamente mediche ma senza affidarsi ai dati di pazienti reali, è in grado di rispondere a domande specifiche, riassumere documenti e organizzare database.

Microsoft ha risposto stabilendo una partnership con una delle moltissime Startup del settore, Epic, per sviluppare tramite GPT-4 strumenti che creino automaticamente messaggi da inviare ai pazienti.

Già oggi l’intelligenza artificiale viene utilizzata in alcuni ospedali per la sua capacità di riconoscere pattern o nella gestione dei dati, come accaduto durante la pandemia con CoviLake all’ospedale Niguarda di Milano.

Quanto vale l’AI medica

Anche se si tratta di una nicchia rispetto ad altri usi più estensivi dell’intelligenza artificiale, il mercato degli algoritmi medici riesce comunque a raggiungere a livello globale un valore di 15,1 miliardi di dollari.

Un segmento in crescita vertiginosa con un CAGR (tasso composito di crescita annuale) del 37% che lo porterebbe, entro il 2030, a sfiorare e 188 miliardi di dollari in valore. Questi dati sono trainati soprattutto da quegli Stati, come l’Italia, con una popolazione in rapido invecchiamento, che necessitano di un supporto tecnologico al proprio sistema sanitario.

Le prospettive di crescita più interessanti per questo mercato sono proprio nell’alleggerire il carico di lavoro dei medici, un problema molto sentito nel nostro Paese, in cronica emergenza sul fronte del personale sanitario.

Al momento è il nord America ad avere in mano la quota maggioritaria del mercato. Le aziende statunitensi e canadesi sopperiscono al 59% della domanda di questa tecnologia. Gli USA lasciano le briciole agli altri, con un’Europa ferma al 19%.

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.