giovedì, 14 Novembre 2024

Il mercato del lavoro italiano mostra lievi segnali di ripresa. Nel secondo trimestre del 2023, il tasso di disoccupazione risulta in calo. A documentarlo è il Bollettino Economico della Banca d’Italia che stima in Italia una crescita del numero degli occupati dello 0,6%. Le nuove assunzioni riguardano perlopiù l’industria e i servizi dove aumentano i contratti a tempo indeterminato. Al contrario, l’edilizia manifesta una fase di declino con la riduzione del numero degli addetti, verosimilmente legata alla stretta del Governo sul Superbonus. Nonostante ciò il tasso di posti vacanti nel settore privato non agricolo, resta fermo al 2,3%. Un dato che testimonia come l’abolizione progressiva del Reddito di Cittadinanza non abbia avuto ripercussioni reali sul reclutamento di risorse umane da parte delle aziende pubbliche e private.

Fonte: Banca d’Italia – Bollettino Economico 2023 n° 4

Le performance del Belpaese sul fronte occupazionale sono però ancora poco competitive. Il tasso di attività della popolazione risulta nettamente inferiore rispetto alla media europea: in Italia è al 66,5%, nell’area euro al 75,1%. Un’evidenza che testimonia come le risorse umane disponibili non vengano assorbite dal mercato del lavoro e la necessità di interventi che possano portare ad una reale inversione di tendenza. Nel frattempo gli importi dei salari nel settore privato non agricolo sono incrementati del 3% e nella pubblica amministrazione del 4,5%. Sono infatti numerosi i lavoratori che in questi mesi si sono ritrovati con qualche euro in più in busta paga. Una boccata d’ossigeno conseguente al rinnovo di alcuni contratti collettivi e all’adeguamento dei minimi retributivi in particolare nel comparto metalmeccanico dove il numero totale di addetti è talmente elevato da contribuire ad innalzare la media.

Fonte: Banca d’Italia – Bollettino Economico 2023 n° 4

L’andamento positivo dell’occupazione in Italia ha però subito rallentamenti ad inizio estate per poi stabilizzarsi nel bimestre luglio-agosto. La Banca d’Italia lancia quindi l’allerta stroncando sul nascere facili entusiasmi e precisando che l’attuale congiuntura positiva rappresenta solo un fenomeno circoscritto. Questa fase, relativamente rosea, potrebbe infatti subire una brusca frenata nei prossimi mesi con una diminuzione diffusa della richiesta di manodopera. ©

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Giornalista professionista appassionata di geopolitica. Per Il Bollettino mi occupo di economia e sviluppo sostenibile. Dal 2005 ho lavorato per radio, web tv, quotidiani, settimanali e testate on line. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale, ho studiato arabo giornalistico in Marocco. Ho collaborato a realizzare in Saharawi il documentario La sabbia negli occhi e alla stesura della seconda edizione del Libro – inchiesta sulla Statale 106. Chi è Stato?