Il giro d’affari della Formula 1 ha superato i 2,4 miliardi di euro grazie al mercato americano, ma il Gran Premio di Las Vegas non ha riscosso il successo sperato. Nel 2022 il fatturato di Liberty Media è aumentato di 4 milioni rispetto all’anno precedente, ma l’obiettivo dell’azienda di rendere la F1 uno sport popolare negli Stati Uniti d’America è ancora un lontano miraggio. Cosa manca per sfondare negli USA?
Formula 1, lo spettacolo non basta a conquistare gli americani
Il Gran Premio di Las Vegas ha esaltato fan storici e i piloti, ma non ha conquistato gli americani.
La conformazione del percorso ha reso la gara entusiasmante, ma i problemi emersi prima della competizione con le tribune e il tombino saltato durante le prove hanno dato una cattiva immagine della Formula 1. Ostacoli che si frappongono davanti agli organizzatori della F1 e complicano l’obiettivo di conquistare gli americani, storicamente appassionati delle competizioni di Motorsport Nascar e IndyCar.
Il problema orario
Un altro fattore che rema contro la diffusione della Formula 1 nel mercato americano è l’orario delle gare. Infatti, negli Usa iniziano all’alba, ora insolita per lo spettatore medio, abituato a guardare le gare pomeridiane del Nascar.
Formula 1, il lusso non aiuta
Infine, questa competizione conquista maggiormente l’americano medio poiché si rivolge principalmente alla classe media, essendo dominata da case automobilistiche tradizionali come Chevrolet. Invece, la Formula 1 è emblema del lusso, che caratterizza le vetture, le aziende produttrici, le location, i piloti e i fan. ©
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