domenica, 5 Maggio 2024

Manovra 2024, tagli alle pensioni dei dipendenti pubblici

DiIlaria Mariotti

15 Dicembre 2023 ,

Conto alla rovescia per la Manovra 2024, da approvare entro il limite massimo del 31 dicembre. Le pensioni sono uno dei settori su cui la Legge di bilancio interverrà di più. Con l’articolo 33 si tagliano gli assegni previdenziali dei dipendenti pubblici dei comparti sanità, enti locali, asili e uffici giudiziari in pensione dal prossimo anno in poi. Tagli del 4% anche per Quota 104, ovvero chi va in pensione con 63 anni e 41 di contributi. Mentre per Ape sociale e Opzione donna si prevede un allungamento dei tempi per la maturazione dei requisiti.

La platea dei pensionati

Una scure che, conferma l’ufficio parlamentare di bilancio, si abbatterà su 31.500 lavoratori nel 2024. A regime, nel 2043, saranno 732.300, tutte persone in servizio dalla metà degli anni Ottanta. Le riduzioni saranno progressive. Se il primo anno si limiteranno a 365 euro annuali, diventeranno 530 euro nel 2025, 938 nel 2028 fino a 3.110 euro nel 2043. Per un risparmio complessivo per le casse dello Stato in due decenni pari a 21 miliardi netti.

Un emendamento riduce il taglio

L’ultima novità è che la stretta riguarderà solo chi andrà in pensione in anticipo (a meno che non ci vada entro il 31 dicembre), e non chi acquisirà la pensione di vecchiaia o per raggiungimento del limite di età a 65 anni. C’è poi un retromarcia rispetto al taglio iniziale alla pensione di medici e infermieri, che nel frattempo confermano lo sciopero di lunedì 18. E cioè che se si resta in servizio per tre anni dopo 42 anni di servizio (limite per la pensione anticipata), non ci sarà nessuna riduzione dell’assegno.

Si ferma l’indicizzazione

Altri risparmi per l’Erario arriveranno dalla frenata delle indicizzazioni delle pensioni superiori al minimo (2349 euro lordi). Per le pensioni che superano dieci volte il minimo (5986 euro lordi), l’adeguamento al costo della vita passa dal 32 al 22%. L’invecchiamento della popolazione provocherà comunque un aumento della spesa previdenziale, e passerà – come scritto nella Nota di aggiornamento al Def – dal 16% attuale al 17 nel 2035.

Riscatto lavoratori discontinui

I lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 e rientrano nel regime contributivo potranno riscattare i vuoti lavorativi fino a un massimo di cinque anni. Il versamento si potrà dividere fino a un massimo di 120 rate mensili senza interessi.

📸 Credits: Canva

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Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.