Feste all’insegna delle differenze di portafoglio tra nipoti e nonni. Il 30% degli over 70 afferma di avere una disponibilità finanziaria inferiore rispetto allo scorso anno, dice l’Annual report Holiday Shopping di Accenture. Per questo in molti hanno ridotto le spese, preoccupati dall’impossibilità di sostenere gli importi e dalle preoccupazioni per il futuro. Più rosea, invece, la visione delle prospettive finanziarie per i giovani. I più ottimisti sono gli appartenenti alla GenZ (18-24 anni), soddisfatti delle proprie risorse nel 38% dei casi, seguiti dai 25-31enni Millennial (32%).
Il confronto dei prezzi
7 consumatori su 10 si stima che abbiano speso la stessa cifra dello scorso anno in regali di Natale, in una situazione economica non facile nel Paese, con persistente inflazione (anche se in leggero calo) e gli alti tassi di interesse. Il 48% dichiara di non aver speso più di 300 euro, mentre l’11% è andato oltre i 1.000. Niente sprechi, ma solo acquisti di cui si ha realmente bisogno, e al minor costo possibile. Una curiosità: la metà degli intervistati prima di concludere la spesa controlla i prezzi online o confronta diversi retailer alla ricerca dell’occasione più conveniente.
I parametri per scegliere
Nello scegliere i regali di Natale si guarda soprattutto al rapporto qualità-prezzo, aspetto ritenuto più importante dalla maggioranza dei consumatori, il 72%. Scorporando i due fattori, la stessa percentuale di importanza viene data al solo prezzo, e poi a seguire c’è la qualità del prodotto, prioritaria per il 50%. In ottica di risparmio si presta attenzione anche alla durata dei prodotti, orientandosi verso regali utili anche dopo le festività, come capi di abbigliamento invernali. Con un occhio attento al riuso: il 66% dei consumatori ricicla le decorazioni degli anni passati e un quinto si affida ad articoli di seconda mano. ©
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