Al via il Fondo Reddito Energetico. Prevede contributi pari a 200 milioni di euro, per gli anni 2024 e 2025. Le richieste saranno smistate telematicamente, in ordine di arrivo, dal Gestore Servizi Energetici (GSE) che entro marzo, quindi nelle prossime ore, dovrebbe rendere operativa la piattaforma dedicata ad accogliere le domande per l’accesso alla misura.
Chi può accedere ai fondi per il fotovoltaico?
Per ricevere i sussidi utili a istallare gratis (o quasi) un impianto fotovoltaico, finalizzato ad alimentare i consumi elettrici della propria casa, serve avere un Isee inferiore a 15mila euro. Soglia innalzata a 30mila euro per le famiglie numerose, con almeno 4 figli a carico e intestatarie del contratto di fornitura di energia. Sono escluse dagli interventi: le abitazioni di tipo signorile, le ville, castelli, palazzi di pregio storico-artistico, uffici e studi privati.
I requisiti dell’impianto
I nuovi impianti fotovoltaici finanziati con le risorse del Fondo Reddito Energetico dovranno essere di potenza compresa tra 2 e 6 kilowatt. Saranno realizzati solo nelle aree che rientrano nelle disponibilità dei soggetti in condizioni di disagio economico che beneficiano dell’agevolazione. L’importo erogato coprirà i costi sostenuti per pagare le spese sostenute per l’istallazione.
Come sono suddivise le risorse
Istituito con il Decreto dell’8 agosto 2023 e firmato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Fondo Reddito Energetico è volto a finanziare impianti fotovoltaici destinati all’autoconsumo. Si tratta di contributi a fondo perduto. Chi ne usufruirà non dovrà restituirli e potranno essere integrati con versamenti volontari di Province, Regioni, enti pubblici e realtà no-profit. La quota maggiore dei finanziamenti, l’80%, è destinata alle Regioni meridionali: Abruzzo, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. ©
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