domenica, 28 Aprile 2024

Donne, perché la Finanza spaventa?

Sommario
donne

Solo l’8% delle donne tenta di negoziare il proprio stipendio iniziale, rispetto al 57% degli uomini, che ricevono anche più spesso un aumento (Gender Policies Report dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche).

Donne e Finanza, i dati

Appena il 34% delle donne si sente a proprio agio a parlare con un consulente finanziario, contro il 51% degli uomini. Addirittura l’11% è intimidita dalla materia economica, più del doppio rispetto alla componente maschile (5%). Come se non bastasse, il 28% delle donne ritiene che le aspettative della società influenzino frequentemente le loro decisioni finanziarie, contro il 16% degli uomini.

Finanza, c’è supporto per le donne?

Nel nostro Paese non c’è abbastanza supporto finanziario. È quanto pensano il 46% delle intervistate, contro appena il 29% degli uomini. Il dato forse più grave è un altro. Il 62% degli uomini pensa che ci sia sufficiente supporto per le donne nelle tematiche finanziarie, rispetto al 39% delle interpellate. Percentuali che dimostrano come ci sia ancora molto lavoro da fare sul fronte della consapevolezza del problema del gender gap economico/ finanziario.

Conseguenze e soluzioni

La scarsa alfabetizzazione finanziaria non è frutto di una scelta consapevole delle donne, ma ha un impatto importante sulla loro vita. Un’influenza che emerge con particolare forza nel mondo del lavoro.

Infatti, oggi le donne lavorano un mese gratis, mentre gli uomini guadagnano ogni anno 8.000 euro in più. Il 49% delle lavoratrici con contratto è part-time, contro il 26,2% degli uomini. E parliamo delle poche che lavorano. Infatti, il tasso di disoccupazione femminile sale sempre più, al 9,1 contro il 6,8 degli uomini, divario che aumenta ulteriormente nella fascia fra i 15 e i 24 anni (Gender Policies Report dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche).

«Le ricerche fotografano da anni la minore alfabetizzazione finanziaria delle donne, una loro lacuna nelle competenze che occorrono a gestire le finanze. E questo spesso si traduce in una colpevolizzazione delle donne se non si occupano dei soldi. Forse è il momento di cambiare prospettiva. È pertanto necessario individuare e fornire gli strumenti giusti per supportare le donne a prendere il controllo della propria vita finanziaria», ha sottolineato Annalisa Monfreda, cofounder della piattaforma Rame, progetto che mi a rompere il tabù culturale riguardo i soldi, rendere l’accesso ai servizi finanziari più democratico e ridurre il gender gap nel settore finanziario. ©

📸 Credits: Canva

📩 [email protected]. Il mio motto è "Scribo ergo sum". Mi laureo in "Mediazione Linguistica e Interculturale" e "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, specializzandomi in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di libri, spazio, crypto, sport e food. Scrivo per Istituto per la competitività (I-Com), Istituto per la Cultura dell'Innovazione (ICINN) e Innovative Publishing. Collaboro con Energia Oltre, Nuova Energia, Staffetta Quotidiana, Policy Maker e Giano.news.