Cresce la richiesta di supporto per affrontare i problemi quotidiani. Il mental coaching prende piede in Italia e in Europa dove sono attivi 30.800 esperti del settore. A loro si rivolgono sempre più atleti, medici a rischio burnout, aziende e lavoratori di ogni genere per migliorare le performance personali e professionali.
Cresce il numero di mental coach
Il numero di mental coach negli ultimi 3 anni è aumentato del 54% nel mondo e del 51% nell’Europa Occidentale. A certificarlo è il Global Coaching Study 2023 della International Coaching Federation che testimonia non solo l’incremento degli specialisti, ma anche la loro settorializzazione con competenze dedicate a specifici target come gli adolescenti, gli anziani o gli sportivi.
L’industria del coaching
Il fatturato annuo delle attività del mental coaching dal 2019 ad oggi è lievitato del 60%. A trainare il settore è l’universo femminile. Sono infatti donna il 58% dei clienti e il 72% dei coach. I Millennials (nati tra il 1981 e il 1996) rappresentano il 10% dei professionisti del settore, mentre il 48% degli operatori appartiene alla generazione X (nati tra il 1965 e il 1980).
Chi sono i clienti dei mental coach?
Il 31% degli utenti è costituito da manager e il 25% da dirigenti aziendali. Oltre la metà delle prestazioni, il 57%, viene direttamente richiesto dalle imprese e non dal singolo individuo. Quasi il 70% dei clienti ha tra i 25 e i 54 anni: il 37% ha tra 25 e 44 anni; il 33% tra 45 e 54 anni. Gli ambiti di intervento più diffusi sono: costruzione, gestione e mantenimento della leadership; efficacia della comunicazione e potenziamento e ottimizzazione della produttività. ©
📸 Credits: Canva