domenica, 28 Aprile 2024

L’Italia ha troppi debiti? Forse no

Lo Stato italiano è indebitato. Ma questo è per forza un male? Nient’affatto. In realtà, ogni Paese ha bisogno di generare debito pubblico, per ottenere la liquidità necessaria a far fronte alle sue spese correnti, come gli stipendi di insegnanti, medici o degli impiegati negli uffici pubblici. Per questa ragione non esiste, né può esistere, uno Stato moderno senza debiti.

I limiti del debito

Il problema è quando il debito diventa troppo. Proprio come per gli individui che cercano un prestito, gli Stati hanno diversi livelli di rischio di credito. In soldoni, più un soggetto è indebitato, più alto sarà il rischio che diventi insolvente. Per ovviare a questo handicap, gli Stati cercano di offrire titoli (che è il loro modo di farsi prestare denaro) a un tasso di interesse più alto. In questo modo è più facile attirare investitori.

La spesa per interessi

La conseguenza è che più alto è il debito pubblico di un Paese in rapporto al suo PIL, più sarà costoso finanziare le attività e i servizi pubblici. Questo perché gli interessi da pagare saranno maggiori (leggi qui per saperne di più), col rischio, tra l’altro, di accumulare ancora più debito per poterli pagare. Quando questa spirale va fuori controllo, uno Stato può non riuscire più a collocare il suo debito, e dovrà dunque dichiarare default, cioè bancarotta. ©

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Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".