Auguri a mamme e neomamme. L’età media di quest’ultime continua ad aumentare anche se di poco: dai 32,5 anni del 2023 ai 32,4 anni del 2022. E attualmente 3 donne su 4 nate negli anni Ottanta hanno figli (dati Le Equilibriste 2024 – Save the Children). Il lavoro, per chi ce l’ha, è problematico. Infatti il 97% degli occupati che lamenta difficoltà a conciliare il proprio impiego con l’accudimento i figli è donna.
Le mamme guadagnano meno
Il divario salariale in Italia pesa maggiormente sulle madri. Se le donne tra i 25 e i 54 anni senza figli guadagnano, in media, il 17,5% in meno rispetto agli uomini, quelle con 1 figlio hanno uno stipendio inferiore del 34%. Una discriminazione in termini di retribuzione che in alcune regioni del Sud del Paese arriva a superare il 40%. Considerato poi che quasi il 40% delle mamme nel Nord Italia ha contratti part-time, non è fuori luogo affermare che a fine mese la maggior parte portino nelle casse familiari quasi la metà del denaro rispetto ai papà.
Quanto costa essere madri
Si stima che nei 10 anni successivi alla nascita del primo figlio lo stipendio delle mamme cali del 60%. Una catastrofe economica soprattutto per le donne sole, che devono in autonomia provvedere a sostentare sé stesse e il bimbo. Condizione sulla quale grava la carenza di misure di welfare adeguate a supportare le lavoratrici. Le precarie sono le più penalizzate. Un esempio è il Bonus Mamme 2024 che esclude tutte coloro che non abbiano un contratto a tempo indeterminato. E che non abbiamo almeno 2 bambini.
Mamme che rinunciano al lavoro
Le mamme lavoratrici con figli tra gli 0 e i 3 anni che hanno abbandonato il proprio impiego nel 2022 sono state 44.699. Sono il 17,1% in più rispetto all’anno precedente e rappresentano il 73% dei genitori che hanno rassegnato le dimissioni. Il prezzo da pagare per chi non getta la spugna è alto. Dai sondaggi di Save the Children risulta infatti che la maggior parte dichiara che il proprio benessere psicologico era nettamente migliore prima della maternità. Ed 8 su 10 dicono di sentirsi in colpa quando si trovano al lavoro. ©
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