sabato, 7 Dicembre 2024

Bonus partite Iva, ecco come funziona

DiIlaria Mariotti

18 Giugno 2024 ,
Sommario

Un bonus da 800 per le partite Iva. Si chiama ISCRO ed è l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, riconosciuta ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata dell’INPS anche per il 2024. A stabilirlo è l’articolo 31 dell’ultima legge di Bilancio. Introdotta in via sperimentale per andare incontro alle difficoltà dei professionisti nel corso della pandemia, la misura è diventata adesso strutturale. Il finanziamento è garantito per i prossimi dieci anni, grazie a un fondo da 16 milioni di euro a cui si potrà attingere fino all’esaurimento delle risorse. Un ammortizzatore sociale definitivo insomma, ma attenzione: le regole per accedere sono stringenti, con paletti ben precisi.

I requisiti

Il primo requisito è aver subito un importante calo del fatturato. Più nello specifico i redditi devono risultare inferiori al 70% della media dei redditi dei due anni precedenti. Un perimetro più ristretto, rispetto alla percentuale del 50 richiesta in passato. Non solo, ma il tetto massimo di reddito entro cui la misura è riconosciuta sono 12mila euro (erano 8.900 fino allo scorso anno). Le altre condizioni sono poi:

  • essere titolari di partita Iva da almeno tre anni (non più quattro, come in precedenza)
  • essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria
  • non percepire altri redditi al di fuori di quelli per cui si è iscritti alla Gestione separata INPS
  • l’indennità non è cumulabile con la Naspi e l’assegno di inclusione

Gli importi del bonus

Il versamento di 800 euro è il massimo a cui si può avere diritto. La quota varia in realtà dai 250 agli 800 euro, a seconda del reddito dichiarato l’anno precedente. Vale la pena sottolineare poi che non si tratta di un emolumento a carico dello Stato. L’ISCRO è in realtà corrispondente a una parte dell’aliquota versata all’INPS, in particolare lo 0,51% aggiuntivo che pagano i liberi professionisti. Il sussidio arriverà per sei mesi, durante i quali occorre mantenere i requisiti che hanno consentito l’accredito, pena il decadimento dal beneficio. L’incasso dell’assegno comporta da parte del lavoratore l’impegno a seguire corsi di aggiornamento professionale.

La domanda

Per accedere all’indennità va presentata la domanda sul sito Inps, entrando con le proprie credenziali. La scadenza è fissata al 31 ottobre 2024. In alternativa si può chiamare il Contact center dell’istituto previdenziale.  

©
📸 Credits: Canva

Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con la passione per il giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere. All’inizio di cinema e spettacoli, poi di temi economici, legati in particolare al mondo del lavoro. Settore di cui mi occupo principalmente per Il Bollettino.