L’acqua ci costa poco, ma muove oltre 367,5 miliardi di euro. Paghiamo 2,08 euro a metro cubo, meno di un centesimo al litro. La metà di quanto spendano i francesi e quasi un quinto dei danesi (9,9 euro). Ma fa fatturiamo capitali da capogiro con le nostre risorse idriche. Il 19% del Pil nazionale dipende dall’”oro blu“. Elemento primario per la produzione in 1,4 milioni di imprese agricole, 300.000 aziende manifatturiere e 10.000 operatori del settore energetico. Un bene prezioso consumato indistintamente da imprese e cittadini di ogni età, genere e provenienza.
Quanta acqua consumiamo
Siamo tra i Paesi più idrovori d’Europa. A testimoniarlo è l’edizione 2024 del Libro Bianco 2024 – Valore Acqua per l’Italia. Con 156,5 metri cubi l’anno per abitante, siamo al terzo posto per consumi in Europa. Performance peggiori si hanno solo in Grecia e Irlanda. Poi amiamo l’acqua in bottiglia. Ne beviamo in media 20 litri al mese, 160 litri in più l’anno rispetto alla media europea. Siamo al primo posto tra gli Stati membri. Anche negli usi domestici esageriamo: con 62 metri cubi annui pro capite superiamo di 45 metri cubi la media UE.
Quanto investiamo nel sistema idrico
Il 41% dell’acqua prelevata si disperde nel viaggio dalla sorgente ai rubinetti. Ciò porta l’Italia a indossare la maglia nera europea per le perdite idriche. Un grave spreco causato dalla scarsa propensione a investire nel settore. Spendiamo 59 euro l’anno per abitante, ben al di sotto degli 82 euro medi per ogni europeo. E circa l’80% del comparto idrico è finanziato dalle bollette pagate dai cittadini. Aumentando le tariffe di 1 euro, dalle stime del Libro Bianco, si riuscirebbe a investire 15 euro in più per residente.
PNRR e sistema idrico valore economico dell’acqua
I fondi del PNRR stanziati per rendere più efficiente e sostenibile la gestione delle risorse idriche sono stati quantificati in 7,8 miliardi di euro. Pare però non siano sufficienti a colmare il divario con il resto d’Europa. Per raggiungere la media sarebbero necessari 1,4 miliardi di euro l’anno: più del doppio rispetto ai 589 milioni di euro l’anno pianificati nel PNRR. Bisognerà quindi trovare ulteriori finanziamenti per rinnovare la rete di distribuzione e scongiurare sprechi. ©
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