Si fa presto a dire che per l’occupazione corrono tempi d’oro, o che il mercato del lavoro proceda a gonfie vele. Di quale occupazione parliamo? Perché da un lato è vero che anche l’ultimo bollettino Istat pubblicato dà per certo un ulteriore aumento delle persone con un lavoro: l’occupazione cresce a luglio 2024 dello 0,2%, segnando un +56mila unità. Ma a fare il principale balzo in avanti sono gli autonomi, che sono ben 249mila in più rispetto a luglio dell’anno prima raggiungendo così un totale di 5 milioni 233mila. Di pari passo scendono i dipendenti, sia permanenti, calati a 16 milioni 19mila, sia a termine, che arrivano a 2 milioni 757mila. Un’occupazione quindi che c’è ma è sempre più instabile.
Salgono anche gli inattivi
L’altro lato della medaglia riguarda gli inattivi. Anche loro continuano, inesorabili, a crescere. Un dato che mal si concilia con l’aumento costante dell’occupazione. Perché significa che sono sempre di più le persone che non fanno parte del mercato occupazionale e che non solo non hanno un lavoro, ma neppure lo cercano. È sempre l’Istat infatti a dire che su base mensile, il tasso di occupazione e quello di inattività aumentano, raggiungendo il 62,3% e il 33,3% rispettivamente, mentre il tasso di disoccupazione scende al 6,5%.
I giovani ancora ai margini
I giovani in Italia restano ai margini del mercato del lavoro. Sempre i dati Istat dicono che la crescita maggiore dell’occupazione riguarda gli over 50, soggetti entrati nel mercato del lavoro a cavallo degli anni Duemila, quando la precarietà ancora non la faceva da padrona. La variazione tendenziale che si registra tra i 50-64enni è del +3%, oltre tre volte quella dei 15-6enni, pari a +0,9%. E il doppio di chi ha tra i 35 e i 49, la cui percentuale di occupati cresce dell’1,6%.
Le donne recuperano terreno
Migliora l’occupazione femminile, in salita dello 0,2%, e pari a +56mila donne in più. Significa che l’Italia si sia messa in pari con l’Europa? Tutt’altro. La strada è ancora lunga se si considera come la media UE di occupate sia pari al 69%, mentre in Italia sia ferma al 56. Lo stesso vale anche per il tasso di occupazione. In Italia aumenta del 2022, ed è ora al 62,3%. E in Europa? La media è al 75%, al di sotto anche della Spagna, che è invece al 70.
©
📸 Credits: Canva