sabato, 15 Febbraio 2025

Come faccio a creare un Portafoglio finanziario?

Sommario

Per iniziare a investire, la domanda che in molti si fanno è «come creo il mio Portafoglio finanziario?». La risposta migliore è questa: bisogna partire proprio da se stessi. L’investitore chi è, quanti anni ha, qual è la sua situazione di reddito e patrimoniale, che progetti e obiettivi ha, per cosa investe?

«Il Portafoglio finanziario va calibrato e fatto su misura sul profilo personale dell’investitore», dice Bruno Fanan, consulente finanziario indipendente e socio NAFOP, l’Associazione dei consulenti finanziari autonomi, «bisogna considerare ogni situazione e caratteristica del titolare di quel Portafoglio».

Valutare bene tutti i parametri personali

Tutti i parametri personali vanno valutati, calcolati e intrecciati con le diverse opportunità d’investimento, con i vari strumenti finanziari che si hanno a disposizione, dalle azioni quotate in Borsa alle obbligazioni, dai fondi comuni d’investimento ai Piani individuali di risparmio (PIR) e altri ancora.

«Nel pianificare gli investimenti, e quindi nel creare il proprio Portafoglio, il punto di partenza, gli obiettivi, le risorse di uno studente ventenne sono in genere parecchio diversi da quelli di un Single quarantenne o di un genitore cinquantenne, e via dicendo. Praticamente non esiste un investitore uguale all’altro, e quindi per lo stesso motivo non dovrebbe esistere un Portafoglio uguale all’altro, standardizzato. Per esempio, un’altra variabile importante sono gli obiettivi, vale a dire se si investe per una pensione complementare, per pagare gli studi futuri ai figli o per fare il giro del mondo».

Un mix di strumenti in linea con gli obiettivi

Per individuare la struttura di Portafoglio adatta occorre quindi iniziare dagli elementi base, che naturalmente cambiano nel corso della vita, e scegliere di conseguenza un mix di strumenti finanziari in linea con le esigenze.

Per esempio, in una fascia di età tra i 20 e i 30 anni la percentuale azionaria del Portafoglio può essere più alta perché l’orizzonte temporale è ampio, ed è quindi ragionevole permettersi un rischio maggiore a fronte di opportunità di guadagno più alte nel corso del tempo. Nel Portafoglio possono poi essere presenti anche beni immobili e obbligazioni, che offrono un bilanciamento rispetto alle azioni in quanto spesso, in condizioni di Mercato standard, i due investimenti hanno una correlazione inversa.

Vale la regola della massima personalizzazione

Nel caso invece di una persona di età maggiore, come un cinquantenne e oltre, le azioni in Portafoglio potrebbero ridursi, in favore di un approccio più difensivo adatto alla fascia di tempo che inizia dall’avvicinamento alla pensione per poi proseguire oltre. In più, col passare del tempo e l’aumentare del capitale un investitore maturo potrebbe scegliere più volentieri azioni da dividendo, non troppo funzionali per un giovane. Lo stesso discorso vale per le obbligazioni.

Quindi, per creare ogni Portafoglio finanziario vale sempre la regola: niente standardizzazione e massima personalizzazione. ©️

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📷 Credits: Canva