Che cosa sta decimando i calciatori delle squadre più importanti? La lista dei club maggiormente colpiti si allunga di giornata in giornata e gli infortuni si susseguono senza sosta. Con stop che vanno da poche settimane a mesi interi di assenza. Sarà colpa di una nuova influenza? A mettere a dura prova club e giocatori – almeno così pare – sarebbero gli appuntamenti in campo sempre più fitti. Con impegni serratissimi tra Champions League col nuovo format, campionati e impegni con le Nazionali.
In Serie A, la Juventus dal 2021 ha registrato ben 8 infortuni per perdite totali pari a 22,60 milioni di euro. Segue il Napoli con 71 giocatori ai box e un rosso a bilancio di 11,78 milioni di euro, mentre il Milan – terzo con 55 giocatori colpiti da problemi fisici – ha perso 9,76 milioni di euro. La top 5 dei club italiano colpiti vede infine l’Inter con 38 tesserati out (6,09 milioni di euro di perdite) e la Lazio con 32 infortuni e 5,80 milioni di euro persi (fonte: Men’s European Football Injury Index di Howden).
L’associazione delle Leghe, insieme al sindacato dei calciatori, la Fifpro Europe e la Liga spagnola hanno presentato ufficialmente un reclamo alla Commissione Ue contro la FIFA. Il motivo? Abuso di posizione dominante nell’imposizione del calendario delle partite internazionali per il biennio 2025-2026.
Nel mirino, tra le altre competizioni, il Mondiale per club 2025 e quello del 2026 che subiranno un allargamento a 32 squadre prima e a 48 poi. Con circa 15 partite in più da giocare a stagione. Uno sforzo importante e che porterebbe a oltre 80 partite stagionali. ma per il quale ci sarà un montepremi pari a 2 miliardi di euro.
E per gli infortuni in Nazionale? Nel 2012 la FIFA ha istituito il Club Protection Program, che prevede un indennizzo per ogni giocatore infortunato per un’invalidità momentanea. Il tetto massimo dell’assicurazione è di 7,5 milioni a sportivo. Ma la copertura scatta solo in caso di più di 28 giorni di assenza, altrimenti non è previsto alcun rimborso. ©
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4 Novembre 2024