sabato, 7 Dicembre 2024

Le sfide globali delle aziende digitali

DiStefano Casini

22 Novembre 2024 , ,
Sommario

La gestione delle materie prime critiche – come litio, cobalto, terre rare –, lo sviluppo delle tecnologie emergenti – con in primo piano Intelligenza artificiale (IA) e Quantum computing –, Privacy e protezione dei dati, sono le principali sfide che le aziende digitali di ogni Paese si trovano a dover affrontare e risolvere, da qui ai prossimi anni.

Come rileva anche l’organizzazione internazionale TECH7. Il TECH7 riunisce le principali associazioni del settore ICT dei Paesi del G7, tra cui Anitec-Assinform – l’associazione di Confindustria delle aziende ICT e dell’elettronica di consumo in Italia –, Afnum (Francia), Bitkom (Germania), ITI (USA), Jeita (Giappone), Numeum (Francia), techUk (Regno Unito), TechNation (Canada) e DigitalEurope (EU).

 La gestione delle materie prime critiche 

 Le materie prime critiche (MPC) sono materiali di grande importanza economica e strategica, caratterizzati da un alto rischio di approvvigionamento. Queste materie sono essenziali per molte tecnologie evolute e settori industriali, come le energie rinnovabili, la mobilità elettrica e le tecnologie digitali.

Il litio, per esempio, è utilizzato principalmente nelle batterie per veicoli elettrici e dispositivi di stoccaggio di energia; le terre rare in dispositivi elettronici, motori elettrici e magneti; niobio e tantalio in componenti elettronici e dispositivi di precisione.

I rischi per le catene di fornitura

«Queste materie prime sono spesso concentrate in pochi Paesi, il che aumenta il rischio di interruzioni nella catena di approvvigionamento. Per questo motivo, è cruciale sviluppare strategie per garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile», sottolineano gli esponenti e gli industriali del TECH7.

«I diversi Paesi devono quindi collaborare per diversificare le fonti e le catene di approvvigionamento, e ridurre le dipendenze da pochi grandi fornitori, rafforzando la resilienza delle Supply chain e promuovendo una gestione sostenibile delle risorse​».

Sviluppo e prospettive delle tecnologie emergenti

Lo sviluppo delle principali tecnologie emergenti riguarda, innanzitutto, Intelligenza artificiale (IA) e Quantum computing. Per quanto riguarda l’IA, le aziende del settore rimarcano «l’importanza di creare un ambiente favorevole alla crescita di questa tecnologia in modo inclusivo e responsabile. Ciò significa sviluppare standard internazionali per l’uso di Dataset interoperabili, che consentano una maggiore collaborazione tra Paesi e facilitino la realizzazione di progetti IA transnazionali, con l’obiettivo di risolvere sfide comuni».

Un’altra urgenza riguarda la necessità di supportare le PMI, che spesso incontrano ostacoli nell’adozione dell’IA a causa della mancanza di infrastrutture e competenze adeguate. Un supporto mirato potrebbe consentire anche alle PMI di partecipare attivamente allo sviluppo dell’IA, contribuendo a un ecosistema tecnologico più equo e competitivo.

Quantum computing e sicurezza quantistica

Secondo gli industriali dell’Hi-Tech, è importante rafforzare la cooperazione anche nel campo del Quantum Computing e della sicurezza quantistica. La definizione di standard comuni per la crittografia post-quantistica (PQC) e l’adozione di tecnologie evolute, come la Distribuzione di Chiavi Quantistiche (QKD), «sono fattori fondamentali per garantire la sicurezza delle infrastrutture digitali nel lungo periodo».

Un passo rilevante in questa direzione, ad esempio, «sarebbe la creazione di Roadmap coordinate per accompagnare questa transizione tecnologica, coinvolgendo sia il settore pubblico sia quello privato, per garantire che le strategie siano efficaci e allineate a livello internazionale​».

Privacy e protezione dei dati

La Privacy e il progresso tecnologico non devono essere considerati come obiettivi contrastanti, ma come due facce della stessa medaglia. Le nuove tecnologie digitali stanno anche contribuendo a migliorare la protezione della Privacy attraverso l’uso di strumenti innovativi (le cosiddette Privacy-Enhancing Technologies, PETs) come, ad esempio, i dati sintetici o particolari tecniche di crittografia.

Questi progressi stanno ampliando i confini di ciò che è possibile nel campo della protezione dei dati, e dimostrano che innovazione e tutela della Privacy possono coesistere e supportarsi a vicenda. Per garantire innovazione e riservatezza dei dati, bisogna però assicurare alle imprese un contesto normativo stabile, in cui le regole siano interpretate in modo uniforme a livello internazionale. PMI e Startup – innanzitutto – sono spesso ostacolate da una frammentazione normativa, che rende complesso operare su più giurisdizioni e quindi crescere a livello internazionale.

Servono regole uniformi e non frammentate

Per esempio, nel settore sanitario le nuove tecnologie possono rivoluzionare il trattamento e la cura dei pazienti, ma il successo di queste innovazioni dipende dalla capacità di gestire in modo sicuro e responsabile grandi volumi di dati personali.

Secondo le aziende tecnologiche e innovative del TECH7, quindi, «è necessario, indispensabile, promuovere interpretazioni uniformi delle normative nei vari Paesi, considerando il loro impatto non solo sulla Privacy, ma anche sull’innovazione complessiva e sulla crescita economica, in un’ottica di maggiore armonizzazione globale». ©️

📸 Credits: Pixabay

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