martedì, 14 Gennaio 2025

Il punto sui Mercati

DiRedazione

1 Dicembre 2024
Sommario

I futures sugli indici azionari US puntano a ulteriori guadagni, con gli operatori finanziari rassicurati dalla scelta del Presidente eletto Donald Trump di affidare a Scott Bessent, ex partner di Soros Fund Management, la guida del Dipartimento del Tesoro. Gli investitori evidentemente sono molto ottimisti sulla nomina di Bessent da parte di Trump; il gestore di hedge fund dovrebbe infatti sostenere i piani di Trump di aumentare le tariffe e ridurre le tasse, ma dovrebbe anche incoraggiarlo a ridurre la spesa pubblica nel tentativo di affrontare il crescente deficit degli Stati Uniti. I prezzi del petrolio sono scesi, mentre gli operatori continuano a valutare l’impatto delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente sull’offerta.

Sui Mercati massimi storici per i titoli statunitensi

I titoli statunitensi hanno sfiorato sui Mercati i massimi storici, con i risultati di Nvidia che ha messo in evidenza l’espansione dell’intelligenza artificiale, in particolare i risultati degli utili aziendali per il terzo trimestre mostrano che la costruzione di data center per l’intelligenza artificiale sta procedendo a gonfie vele, mentre le aziende tecnologiche fanno a gara per costruire l’infrastruttura di cui l’AI ha bisogno.

Improbabile che l’inflazione rallenti

I recenti dati sui salari mostrano che i guadagni rimangono elevati e suggeriscono che è improbabile che l’inflazione core si raffreddi vicino all’obiettivo del 2% della Federal Reserve. I rendimenti obbligazionari hanno registrato una leggera flessione: quello di riferimento del Tesoro americano a 10 anni si è attestato al 4,34% e quello del titolo a 2 anni al 4,36%.

Eurozona meno immunizzata dai rischi geopolitici

Nel frattempo, l’eurozona è meno immunizzata da rischi geopolitici con l’inasprirsi delle tensioni del conflitto in Ucraina e l’aumento dei prezzi dell’energia, in particolare, si stanno facendo sentire con l’arrivo dell’inverno. L’attuale ondata di freddo e la debolezza della produzione di energia in Germania hanno fatto salire i prezzi del gas in Europa con l’indice EEX Neutral Gas Price a quasi 48 euro/MWh, a livelli che non si vedevano da almeno un anno. I prezzi elevati dell’energia continuano a pesare sull’industria manifatturiera europea. Con le ultime indagini PMI di novembre, significative sul sentiment rilasciate dopo le elezioni americane, la valutazione del panorama economico è stata notevolmente più cauta, a sostegno dell’idea che l’economia globale dovrà probabilmente affrontare un contesto di crescita più debole nel 2025.

Si contrae il PMI manifatturiero

In particolare, il PMI manifatturiero dell’Eurozona è sceso a 45,2 e quello dei servizi a 49,2. Ciò ha spinto il PMI composito, o a livello economico, a 48,1, un livello storicamente coerente con la contrazione economica. Ma il punto chiave degli ultimi dati è stato il rapido deterioramento del PMI dei servizi nell’eurozona, dopo che la fiducia delle famiglie è scesa a novembre. L’incertezza economica, fiscale e geopolitica ha pesato sul sentimento, insieme al crollo del Governo tedesco e ai timori che la Francia possa presto seguirne l’esempio, unica nota di rilievo sull’Italia l’agenzia di rating Moody’s ha lasciato invariato il giudizio a Baa3, un notch sopra il livello non-investment grade, sempre con outlook stabile.

Pressioni sulla BCE

In questo contesto, la BCE sta subendo crescenti pressioni per allentare la propria politica monetaria e frenare il rallentamento economico. Sebbene le letture molto deboli aumentino la possibilità di un taglio dei tassi di 50 punti base da parte della Banca Centrale Europea a dicembre, date le persistenti pressioni sui salari e sull’inflazione è molto probabile che vedremo la BCE continuare a ridurre i tassi di interesse a un ritmo graduale per il momento. Di conseguenza, i rendimenti obbligazionari europei sono scesi maggiormente in confronto ai Treasury statunitensi. ma anche l’euro è crollato a un nuovo minimo di 1,04 dollari. La mancanza di appeal per gli asset europei si riflette nella sottoperformance degli indici azionari rispetto ai mercati statunitensi. ©

📷 Credits: Canva

Articolo tratto dal numero del 1° dicembre 2024 de il Bollettino. Abbonati!