I risparmiatori cercano alternative per pianificare le proprie finanze. Tra incertezze e timori dei Mercati di fronte a uno scenario geopolitico ed economico in costante movimento, il ruolo della consulenzafinanziaria come appoggio per approcciarsi agli investimenti è fuori discussione. A livello globale, a partire dal 2022 gli asset gestiti da consulenti sono aumentati del 21% (Fonte: Statista Market Insights).
📈 Nell’ambito di questo dato positivo, si distingue per il notevole incremento degli aderenti la categoria dei consulenti fee-only, quei professionisti che non percepiscono altra remunerazione se non la parcella del cliente. Sono esclusi, dunque, altri tipi di retribuzione derivanti dal collocamento o dalla promozione di prodotti, che potrebbero generare conflitti d’interessi.
In Italia, il settore è giovane. È solo dal 2018, con il nuovo albo della professione, che si sono riconosciute due nuove categorie, ovvero i Consulenti Finanziari Autonomi (CFA) e le Società di Consulenza Finanziaria (SCF).
Da allora, la crescita è costante. Dopo aver raggiunto e superato quota 500 operatori nel 2022, gli iscritti crescono ulteriormente per raggiungere un totale di 661 autonomi e 80 società di consulenza nel corso dell’anno passato.
Certo, quella del fee-only resta una fetta di Mercato minoritaria: i professionisti attivi iscritti all’albo sono in totale 35.265. Ma la crescita degli ultimi anni fa pensare che potrebbe assumere un ruolo crescente, vista anche la vertiginosa crescita di questa componente nel resto del Mondo.
Consulenza finanziaria: la clientela esplora il fee-only
Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".