venerdì, 3 Maggio 2024

Carbon Neutrality in Cina: gli sforzi del governo fanno lievitare i prezzi dell’acciaio

Cina: l’obiettivo della Carbon Neutrality fa schizzare i titoli dell’acciaio. Le stringenti misure messe in atto dal governo cinese per ridurre le emissioni di carbonio obbligano le aziende dell’acciaio a limitare la produzione e i prezzi del metallo continuano a lievitare tra un’offerta sempre più debole e una domanda in crescita.

Il Paese ha recentemente adottato disposizioni più severe per costringere le principali industrie “consumatrici di carbone” a limitare le emissioni di gas serra, con l’obiettivo di dimostrare il proprio impegno a raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2060. Le nuove misure hanno costretto molte aziende siderurgiche a effettuare tagli alla produzione per via della forte dipendenza dalla fornitura di energia elettrica prodotta dal carbone. Questa situazione ha portato a un’esplosione dei titoli siderurgici e l’indice del settore continua a chiudere in rialzo. I titoli di grandi compagnie come Shengtak New Material, Anyang Iron & Steel, Bengang Steel Plates, Zhejiang Huada Group e Shougang Group stanno toccando i limiti massimi giornalieri e i profitti lordi ricavati dalla vendita dell’acciaio sono i più alti dal dicembre 2020. La politica di limitazione della produzione ha determinato un indebolimento dell’offerta che, nel periodo di picco della domanda, spinge in alto i prezzi del metallo.

Carbon neutrality: il futuro del comparto

«Il settore dell’acciaio continuerà a essere caratterizzato da una forte domanda interna ed estera in parallelo alla crescente riduzione della produzione, guidata dalla transizione verde della Cina», ha previsto Qiu Yuecheng, responsabile della ricerca sul carbone, acciaio e coke dell’azienda Everbright Futures. «Il Paese sta comunque valutando la possibilità di adeguare gli sconti all’esportazione e le tasse di importazione per i prodotti siderurgici.
Quel che è certo è che qualsiasi cambiamento significativo avrà un impatto sui flussi commerciali di questi prodotti e, successivamente, andrà a incidere sul mercato interno dell’acciaio», ha spiegato il ricercatore. Il governo si dice pronto a inaugurare un ciclo di riforme strutturali dal lato dell’offerta che, secondo le previsioni, porterà a un ulteriore aumento della redditività delle industrie siderurgiche. «Siamo fermamente determinati a limitare la produzione di acciaio nel 2021 in nome dell’impegno preso dal nostro Paese nella riduzione delle emissioni», ha detto Xiao Yaqing, ministro dell’Industria e dell’Informatica.

L’inasprimento dei controlli sulle emissioni è iniziato da Tangshan, il principale centro di produzione di acciaio del paese, nella provincia dello Hebei, ma gli analisti prevedono maggiori restrizioni alla capacità produttiva del settore anche in altre regioni. A ben 23 acciaierie è stato ordinato di ridurre le proprie emissioni di oltre il 30% entro la fine dell’anno, dopo che un’ispezione guidata dal ministro dell’Ambiente Huang Runqiu ha rilevato che alcuni impianti funzionavano ad alta capacità nonostante le misure anti-smog di emergenza in atto, mentre altri falsificavano i propri registri di produzione.

Nata e cresciuta in Brianza e un sogno nel cassetto – il mare. Ama leggere e scrivere ed è appassionata di comunicazione. Dopo la laurea magistrale in Lingue e Culture per la Comunicazione e la Cooperazione Internazionale, entra nella redazione de “il Bollettino” con un ricco bagaglio di conoscenze linguistiche acquisito durante il percorso scolastico. Ai lettori italiani porta notizie che arrivano da lontano – dall’Asia al mondo arabo.