giovedì, 25 Aprile 2024

Esg: green bond e obbligazioni legate alla sostenibilità non sono la stessa cosa

Non solo green bond. L’investimento responsabile si diffonde sempre più nell’universo del reddito fisso anche attraverso le obbligazioni legate alla sostenibilità. «Le seconde non devono essere confuse con i green bond, che sono emessi con l’impegno di destinare i proventi per specifici progetti a sostegno dell’ambiente», spiegano Philipp Buff e Stéphane Rüegg, rispettivamente head of credit research e senior client portfolio manager di Pictet Asset Management.

«Le aziende che le utilizzano si impegnano invece a raggiungere specifici obiettivi aziendali in un periodo prestabilito e ciò offre agli investitori l’opportunità di selezionare gli emittenti le cui priorità generali a livello di sostenibilità sono in linea con le proprie. Al contempo, le imprese possono disporre di una grande flessibilità nell’individuare obiettivi adatti alle loro esigenze, a prescindere da dimensioni, rating creditizio, settore o regione».

La diffusione dei sustainability-linked bond è dunque potenzialmente trasversale a comparti e attività. Secondo Pictet, una delle prime realtà a emettere una simile obbligazione è stata, nel 2019, l’italiana Enel. L’hanno seguita tra gli altri l’azienda brasiliana Suzano, produttrice di pasta di legno e carta, la casa farmaceutica svizzera Novartis e la maison di lusso Chanel. La definizione precisa delle finalità è un aspetto chiave: proprio alla difficoltà di valutare se il denaro raccolto sia effettivamente destinato a progetti ambientali è dovuto infatti lo scetticismo di molti investitori verso i green bond. Un’incognita, questa, che per Pictet «le obbligazioni legate alla sostenibilità risolvono integrando un forte incentivo per le società emittenti ad adottare pratiche più sostenibili prevedendo ‘sanzioni’, cedole più alte o pagamenti aggiuntivi alla scadenza qualora i goal prefissati non siano raggiunti».

Dal 2007, quando furono lanciati per la prima volta, il mercato dei green bond è cresciuto notevolmente. Anni fa, ricordano dal gruppo bancario, «gli investitori azionari sono stati i primi a prendere in considerazione i criteri ambientali, sociali e di governance, mentre oggi il valore delle obbligazioni in circolazione classificate come Esg ha raggiunto i 1.000 miliardi di dollari Usa». La cifra sarebbe destinata ad aumentare ancora grazie ai sustainability-linked bond: «Questi titoli innovativi, che offrono un nuovo modo di interagire con le aziende sulle questioni ritenute più importanti dagli investitori, hanno il potenziale di diventare la forma standard di investimento Esg nel mercato obbligazionario – commentano – e potrebbero addirittura sostituire gli strumenti di credito tradizionali».