sabato, 20 Aprile 2024

LUCA LIXI:I X COMANDAMENTI DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO

DiRedazione

15 Giugno 2021 ,

Non esistono mercati finanziari sicuri. Sono incerti per definizione, come è incerto il futuro. «Uno dei comandamenti, forse il più importante, è: Rischio 0 = rendimento 0. È una delle prime cose da conoscere e comprendere veramente prima di fare un investimento», spiega Luca Lixi, titolare dell’azienda di educazione e formazione finanziaria Lixi Invest, consulente finanziario indipendente con Aegis SCF e autore del libro “I X comandamenti dell’investimento finanziario”.

«Sono i princìpi fondamentali dell’investimento, che magari qualcuno potrebbe aver già sentito e pensa di conoscere. Ma esiste una differenza enorme tra conoscere e applicare. Tutti sappiamo che diversificare (uno dei comandamenti) è una buona norma, ma in pochissimi lo fanno e quasi nessuno lo fa correttamente. Così come bisogna investire per il lungo termine ma in tanti sono lì a controllare giornalmente il loro home banking, preoccupandosi per un -2% o gioendo per un +2% giornaliero».

Che cosa bisognerebbe fare, allora?

«Per costruire il proprio piano finanziario, e prima ancora la propria strategia, è necessario avere un processo. La strategia e il piano che ne conseguono possono cambiare, in base alla circostanze della vita, mentre il processo è un sempreverde che non tramonta mai». 

Qual è il corretto uso della ricchezza privata?

«Non esistono strumenti o strategie valide per tutti, ma esiste indubbiamente una larga fetta di italiani che vive in un mondo che di fatto non esiste più. Magari le persone più in là con gli anni, che tra l’altro per motivi anagrafici sono coloro che hanno accumulato più risorse, sono abituate a investire per decenni sempre e solo in immobili, titoli di Stato e depositi bancari… ma non mi sento di colpevolizzarle. Il risparmiatore non è uno stupido: se non si sente a proprio agio con un investimento finanziario, magari con la giusta componente di azioni, è perché nessuno gli ha spiegato adeguatamente di cosa si tratta per davvero, cosa può ottenere, che tipo di orizzonte temporale deve tenere e quale diversificazione. Un risparmiatore più consapevole e informato è un risparmiatore migliore». 

Come sono cambiate le cose in questo ultimo anno gravato dalla pandemia?

«Forse per il maggior tempo da trascorrere a casa in smart working o per qualche caso singolare rimbalzato agli onori delle cronache (GameStop, Dogecoin ad esempio), in tanti si sono avvicinati al mondo finanziario, ma con l’approccio sbagliato, quello da speculatori e scommettitori, che non porterà a nulla di buono». 

Mai come in questo periodo è diventato importante saper risparmiare…

«Un consiglio molto semplice: non considerare il risparmio come qualcosa di marginale, da mettere da parte dopo che si sono fatti acquisti e spese ma come qualcosa di prioritario, da accantonare prima di iniziare a spendere il proprio reddito. Se aspettiamo di risparmiare quello che è rimasto, magari a fine mese e dopo avere speso, non rimarrà mai nulla. Basta aprire Amazon o un qualunque e-commerce per dar fondo in pochi secondi al denaro rimasto. Considerando invece il risparmio come la prima voce del proprio bilancio, e decidendo prima quanto mettere da parte per i propri obiettivi futuri (consiglio almeno il 10%-15%), potrete poi spendere quanto rimane liberamente e senza alcun tipo di senso di colpa». 

La differenza tra investire e speculare è fondamentale…

«Per rispondere mi affido alle parole di un grande investitore del passato, Fred Schwed che sosteneva che investire è il tentativo, con grandi probabilità di successo, di impedire che una grande cifra di denaro diventi una piccola cifra di denaro e che speculare è il tentativo, con poche probabilità di successo, di far diventare una piccola cifra di denaro una grande cifra di denaro. Sono due cose radicalmente diverse e possono entrambe coesistere in una buona strategia finanziaria, l’importante è non confonderle». 

Qual è il segreto per poter guadagnare grazie agli investimenti finanziari, evitando inutili rischi?

«Non esistono veri segreti ma solo alcuni concetti di buon senso, da cui non bisogna mai allontanarsi. L’approccio da seguire è molto semplice e si può riassumere con l’immagine di un bilanciere. Non rischiare dove non puoi permetterti di farlo e rischia dove puoi farlo. Bisogna porsi queste due domande:

                I soldi per liquidità, emergenze e acquisti a breve termine sono ragionevolmente al sicuro?

                I soldi per costruire e far crescere il capitale sono stati adeguatamente investiti e diversificati, pianificando di averli a disposizione tra 10, 15, 20 anni? Solo così, con la corretta mentalità di lungo termine, la visione d’insieme e il mantenimento della tua personale strategia, ti puoi permettere potenziali oscillazioni perché hai il tempo dalla tua parte».

Quanto è importante il “fattore tempo” per la gestione delle proprie finanze a lungo termine?  

«Uno studio di J.P. Morgan porta a galla una differenza sostanziale tra adottare una strategia di investimento di lungo periodo vs fare timing, ovvero entrare e uscire a seconda delle condizioni di mercato. La ricerca è stata condotta sull’Indice americano S&P 500, dal 1999 fino al 2018. Questi i risultati:

5,62% è il ritorno medio annuo per coloro che non sono mai usciti dal mercato, adottando una strategia di lungo termine

2,01% è il ritorno medio annuo per coloro che sono rimasti fuori dal mercato durante i 10 giorni migliori

-0,33% è il ritorno medio annuo per coloro che sono rimasti fuori dal mercato durante i 20 giorni migliori

-2,35% è il ritorno medio annuo per coloro che sono rimasti fuori dal mercato durante i 30 giorni migliori

-4,2% è il ritorno medio annuo per coloro che sono rimasti fuori dal mercato durante i 40 giorni migliori

-5,87% è il ritorno medio annuo per coloro che sono rimasti fuori dal mercato durante i 50 giorni migliori

-7,41%  è il ritorno medio annuo per coloro che sono rimasti fuori dal mercato durante i 60 giorni migliori

Stesso mercato, stesse condizioni, ma risultati che vanno da ottimi a negativi. Quello che conta è il tempo, non il tempismo».

Che previsioni per il futuro?

«Il futuro è incerto per definizione, chi non lo ammette in modo così candido e ruvido non sa di cosa sta parlando. Investire non vuol dire mai cercare di prevedere il futuro perché il mercato non si può controllare, prevedere e influenzare. Quello che fa un investitore intelligente, invece, è prevedere, controllare e influenzare il suo atteggiamento di fronte al mercato. Per questo, avere una strategia di investimento di lungo termine ti aiuta a mantenere la giusta direzione, anche quando l’emotività del momento ti dice di fare il contrario».      ©

Matteo Vittorio Martinasso