sabato, 27 Aprile 2024

Digitalization: in borsa l’investimento rende

Sommario
Digitalization
ZOOM COMUNICATIONS

Quando si parla della digitalization, non si può non pensare a quest’azienda che ha contribuito a rivoluzionare il modo di fare meeting e riunioni. Fornisce servizi di videotelefonia e chat online attraverso una piattaforma software peer-to-peer basata su cloud e viene utilizzata per teleconferenze, telelavoro, istruzione a distanza e relazioni sociali. L’anno scorso l’uso di Zoom è sensibilmente aumentato, in quanto diverse scuole e aziende hanno adottato la piattaforma per il lavoro a distanza in risposta alla nuova pandemia di coronavirus. L’azienda, reduce del rally del 2020, va male nel 2021. Infatti, inizia la prima seduta dell’anno a 340$ per azione. Tra gennaio e febbraio guadagna il 30% e arriva a 444,6$, segnando così il massimo annuale. Da lì inizia una discesa che porta il prezzo del titolo fino a quota 274,9$ agli inizi di maggio, perdendo il 38,4%. Recupera poi il 47,5% e arriva a 404,5$. Dopo un tentativo di rottura della resistenza presente al livello 404$ a luglio prima e ad agosto poi, il titolo scende ininterrottamente da 400 dollari per azione ad agosto, a 182,4$ attuali, -54,4%; il trend ribassista è ancora in corso. Nel 2021 ha perso il 46,4%. 

GOOGLE

Altra azienda che ha contribuito a far evolvere il mondo del lavoro e dello studio attraverso la digitalization è Google. Multinazionale tecnologica specializzata in servizi e prodotti relativi a Internet, che includono un motore di ricerca, tecnologie pubblicitarie online, cloud computing, software e hardware. Attraverso i suoi servizi ha semplificato sia la vita dei professionisti, sia quella degli studenti. Alphabet, la società madre di Google, apre l’anno a 1.757,5$ per azione. Sale del 17,6% tra gennaio e i primi giorni di febbraio per poi riposarsi fino a marzo, oscilla tra 2011,8$ e 2119$. Da aprile riprende la sua corsa, fino a raggiungere quota 2732$ a fine luglio, + 30,5%. La prima metà di agosto si stabilizza, per poi tornare a correre nella seconda metà, crescendo dell’8%. Il titolo perde l’8% a settembre, per poi recuperare il 10,7% ad ottobre. Novembre oscilla tra 2.836$ e 3.000$. A fine dicembre scambia intorno a 2.889$. Nel 2021 il titolo ha guadagnato il 64,4%. 

AMAZON.COM

Invece, Quando si parla di e-Commerce, la prima azienda che viene in mente è il colosso di Jeff Bezos. La ditta si occupa della vendita al dettaglio di prodotti di consumo e servizi in abbonamento a livello internazionale. La società opera attraverso tre segmenti: Nord America, Internazionale e Amazon Web Services. Offre programmi che consentono ai commercianti di vendere i loro prodotti sui suoi siti Web e sui suoi negozi, oltre a programmi che consentono di pubblicare e vendere contenuti. In aggiunta, l’azienda fornisce servizi di elaborazione, archiviazione, database, analisi, apprendimento automatico e altri servizi. Il titolo Amazon.com. inizia l’anno a quota 3.266$. Dopo un’iniziale scalata, toccata quota 3.425$ il 3 febbraio, scende a 2951,8$ l’8 marzo, perdendo così il 13,8%. Dopodiché inizia a salire, fino al livello di 3.523$ raggiunto il 30 aprile, registrando un più 19,3%. A maggio perde l’8,5% e chiude il mese a quota 3.222, dopo essersi ripreso dal minimo di 3.131$, registrato l’11 maggio. Da giugno parte un rally che dura fino agli inizi di luglio, il titolo raggiunge quota 3.739$ e fa registrare un bel +19,4%. Poi perde il 14,7%, raggiungendo quota 3.188$ il 19 agosto. A settembre sale a quota 3.524,8$, per poi tornare a 3.188$ agli inizi di ottobre. Dopodiché sale, soprattutto a novembre, e raggiunge quota 3.712$, +16,4%. A seguito di tale traguardo, il titolo scivola del 10,2% e conclude dicembre intorno a 3.334$. Nel 2021 ha guadagnato circa il 2%.

FINECO

Per quanto riguarda l’Italia si distingue Fineco, banca specializzata nell’intermediazione online, oltre ad essere il leader nazionale nel trading in rete, con una quota pari al 24,75% nella classifica “Equity”. La sua offerta comprende servizi bancari, e di investimento, su piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie e integrate con una rete di consulenti finanziari. Il titolo ha avuto una performance di circa il 17% quest’anno. Inizia il 2021 a quota 13,5€, scende del 4,9% a gennaio. Segna un + 17,3% a febbraio, quota 15,2€. Da lì scivola del 11,4% toccando il valore di 13,4€ a metà maggio. Sembra poi che il titolo stia per rimontare, ma dopo essere arrivato a 15 €, + 11,9% scende a toccare 13,8€. Rally ad agosto del 18%, che viene poi corretto parzialmente a settembre, con una discesa del 7,5%. Tra ottobre e novembre il titolo cresce ancora, segnando un +12%, raggiungendo così quota 17,3€. Da tale valore precipita fino a 15,8€ tra ottobre e dicembre, perdendo l’11,3%. Attualmente il titolo oscilla tra 16 e 15,5 euro.©

Marco Castrataro

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Foto: Note Thanun unsplash.com

Laureato in Economia, Diritto e Finanza d’impresa presso l’Insubria di Varese, dopo un'esperienza come consulente creditizio ed un anno trascorso a Londra, decido di dedicarmi totalmente alla mia passione: rendere la finanza semplice ed accessibile a tutti. Per Il Bollettino, oltre a gestire la rubrica “il punto sui Mercati”, scrivo di finanza, crypto, energia e sostenibilità. [email protected]