Prospettive di incassi record per la Rai. La prima serata del Festival di Sanremo 2022 sfiora la media degli 11 milioni di spettatori con uno share del 54,7%, secondo i dati Auditel. Numeri che fanno brillare gli occhi di Rai Pubblicità, la concessionaria che gestisce in esclusiva gli spot su tutti i mezzi e le piattaforme dell’azienda. Perché Sanremo è Sanremo anche grazie a tutti gli introiti che arrivano dagli sponsor. Sono loro che lo finanziano, l’evento non tocca i soldi del canone.
SANREMO È UNA VETRINA: LA RAI ALZA LA VARIAZIONE TARIFFARIA
Ad eccezione dell’edizione 2021, segnata dal Covid, la media spettatori degli ultimi Sanremo è stata di almeno 10 milioni a serata (dati Auditel), con 12 milioni sfiorati nel giorno della proclamazione del vincitore. L’edizione di quest’anno, che segna già un record personale per il conduttore/direttore artistico Amadeus, potrebbe migliorare il dato.
Rai Pubblicità, prima di ogni edizione, stila un report con il trend dei dati, giustificando così il tariffario degli slot pubblicitari messi in vendita. Sanremo 2021 è costato 17,4 milioni di euro, a fronte di ricavi per 38 milioni di euro. Rispetto all’anno scorso, però, questa volta la Rai ha alzato i prezzi del 15%. Se l’edizione 2022 confermerà l’exploit della prima serata, quella del 2023 potrebbe avere un ulteriore incremento delle tariffe. Sanremo, con questi numeri, è una vetrina che fa gola a molte realtà imprenditoriali.
QUANTO COSTANO GLI SLOT PUBBLICITARI
Ma quanto guadagnerà la Rai per il Festival di Sanremo 2022? L’azienda ha deciso di abbinare la vendita: nel pacchetto, oltre allo spazio acquistato su Rai1 c’è anche quello su Rai Premium. Il costo però varia a seconda della durata dello spot, ma soprattutto dell’orario e della giornata in cui va in onda. Le macro tipologie sono 3:
- billboard: video di pochi secondi che introduce la trasmissione, costa circa 27 mila euro;
- spot: video di 30 secondi, il costo oscilla da circa 97 mila euro (durante il Tg1) a 471 mila euro (tra le 22:45 e 00:15, con la cifra che schizza in alto nella serata finale);
- telepromozione: video di 45 secondi (nella serata finale si arriva ai 60 secondi), che sono venduti in un unico pacchetto al prezzo di 2 milioni e 30 mila euro (406 mila euro a serata).
Cifre che la Rai giustifica partendo dal presupposto che il Festival sia seguito, secondo le ricerche di mercato da una varie tipologie di spettatori. Dalla Generazione Z e i Millennial (86%), attratti anche da artisti giovani (la vittoria dei Maneskin, in tal senso, non sorprende), fino alla Generazione X e i Baby Boomer (90%).
NON SOLO LA GARA E NON SOLO L’ITALIA: DOMENICA IN E L’ESTERO
Come tradizione vuole, Sanremo non finisce sabato: Domenica In è una passerella per tutti i cantanti che si sono esibiti in gara, ma anche un’ulteriore per le aziende. Un’altra occasione per acquistare nuovi spazi pubblicitari sfruttando l’onda lunga del Festival. Per uno spot di 30 secondi si va dai 48 mila euro ai 69 mila euro a passaggio.
Accordi a parte per Rai Italia 1 Nord America, Rai Italia 2 Australia/Asia, Rai Italia 3 Africa e Rai Italia 4 Sud America, con costi inferiori rispetto alle cifre ‘italiane’. Si va dai 150 euro ai 7 mila euro. A tutti questi introiti vanno aggiunti quelli legati a Rai Radio 2, con uno spot di 30 secondi che può costare tra i 3 mila e i 3.600 euro.
Simone Vazzana
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