domenica, 19 Maggio 2024

Debito e crescita: quali le prospettive per l’Italia?

DiMarco Battistone

6 Maggio 2024
Sommario
Fondo Monetario Internazionale

Bisogna rimettersi in carreggiata. Il World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale affronta interrogativi chiave per affrontare il ritorno a una stabilità finanziaria dopo gli stravolgimenti provocati dalla pandemia. Ecco 4 aspetti importanti per l’Italia.

1. Una crescita debole

Il PIL del Paese, che nel 2023 ha guadagnato uno 0,9%, dovrebbe assestarsi su un ritmo di crescita dello 0,7% nel 2024 e nel 2025. Una previsione che riporta l’Italia di fronte al rischio stagnazione. A dire il vero, per il momento, questo andamento ci vede sostanzialmente in linea con la media dell’Area Euro – che nel 2024 dovrebbe crescere dello 0,8% – e delle sue principali economie: la Francia cresce dello 0,7%, mentre la Germania, ancora in fase di ripresa, appena dello 0,2%. Nel lungo termine, però, le distanze rischiano di allungarsi: per il 2025 si prevede che la malandata Berlino tornerà a salire dell’1,3%, mentre Parigi punta addirittura a un 1,4% annuo.

2. Peggiora l’outlook 2025

La prospettiva di crescita italiane di medio termine sono in deterioramento. La previsione FMI del +0,7 per l’anno prossimo corregge di un -0,4% la precedente, di gennaio. La causa principale è la debolezza della domanda di beni e servizi, così come il calo di investimenti in industria e manifattura. Un aspetto che colpisce tutto il continente, con anche le prospettive di Francia e Germania in lieve ribasso, seppur in misura minore (entrambe ridotte dello 0,3%). Su una nota più positiva, l’indebolirsi della domanda comporta anche un raffreddamento dei prezzi al consumo che dovrebbe essere più veloce che nel resto d’Europa, scendendo già nel 2024 a una media annua dell’1,7%.

3. Debito al centro

L’entità dei debiti pubblici è la prima preoccupazione per il futuro: nel 2025, quello italiano raggiungerà il 140% del PIL, secondo solo a quello greco nell’Eurozona. Ora, come raccomanda l’FMI, «è richiesto un rinnovato focus sul consolidamento fiscale per aprire nuovo spazio alle manovre di bilancio e agli investimenti prioritari, assicurando la sostenibilità del debito». Per questo, il focus economico del Paese dovrà proprio essere verso una traiettoria di correzione, come impone anche il Patto di Stabilità, di nuovo in vigore da quest’anno. Anche a costo di qualche sacrificio.

4. Disoccupazione in crescita

Un fronte che, nel lungo termine, potrebbe tornare a dare qualche pensiero è quello del lavoro. Nonostante sia ancora a livelli da record per il Paese, la disoccupazione, al 7,7%, resta più alta del 7,4% della Francia e del 3% della Germania. Nell’anno in corso, secondo il FMI, dovrebbe risalire, riflettendo la stretta di politica monetaria sui posti di lavoro, in linea con le prospettive di tutta Europa. Ciò che cambia è che, guardando un po’ più avanti, il dato italiano dovrebbe continuare a peggiorare, invece che tornare a risalire una volta stabilizzata la situazione, con un 2025 che vedrà il numero risalire all’8%.

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📸Credits: Canva

Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".