Il numero di americani che hanno presentato domanda di indennità di disoccupazione è aumentato da 22mila a 264mila nella settimana terminata il 6 maggio, il massimo dall’ottobre 2021, e ben al di sopra delle aspettative del mercato di 245mila. La stretta monetaria varata più di un anno fa dalla Fed sta dando i suoi frutti. E i mercati tornano a temere la recessione, complice il continuo tira e molla sull’innalzamento del debito Usa. Sempre più probabile, comunque, una pausa della Fed dopo che i prezzi alla produzione Usa hanno registrato un +0,2% mensile e +2,3% annuale, sotto le attese. I rincari invece continuano in Europa. La Banca d’Inghilterra alza i tassi per la 12esima volta consecutiva, portandoli al 4,5%, spiegando che potrebbe proseguire nei rialzi se l’inflazione non dovesse mollare. Anche i consumatori Ue sono pessimisti: la loro percezione è di un +9,9% e con prospettive negative per fine anno, quindi ben oltre l’indice certificato da Eurostat. Sulle Borse prevale dunque il nervosismo e la lateralità. Non c’è una direzione per precipitare o volare. Si viaggia a fari spenti. Piazza Affari non fa eccezioni, chiudendo in calo di uno 0,61%.
Iveco in retromarcia
Il flusso di cassa più negativo di Iveco offusca un balzo del 63% nell’utile operativo del primo trimestre e il miglioramento degli utili e dei ricavi previsti per il 2023. Il mercato non perdona e il titolo precipita del 6%. Va peggio a De Nora, fuori dal listino principale, che scivola del 4% perché, nonostante un aumento dei ricavi, ha visto scendere l’utile. Recupera invece Moncler, +2%, soffrono in scia ai ribassi del greggio i petroliferi (Saipem -3,6%) e viaggiano in rosso ancora gran parte dei bancari, con Mediobanca che cede il 2,7% dopo i conti.
Btp in difesa
Il rendimento del BTP italiano a 10 anni è sceso al 4,1%, il minimo in quasi un mese, a testimoniare che un’inflazione più lenta e un mercato del lavoro più debole negli Stati Uniti potrebbe sostenere una prospettiva accomodante per la Fed. In Europa però i banchieri centrali continuano a segnalare la necessità di altri rialzi dei tassi. Il mercato per ora ci crede poco, tanto che pure lo spread torna di un soffio sotto i 190 punti base
PacWest crolla, Google vola
Le azioni di PacWest scendono nelle prime ore di scambi a Wall Street del 25% dopo che la banca ha segnalato deflussi di depositi pari al 9,5% nella prima settimana di maggio. Un dato che però non era stato comunicato la scorsa settimana… La Fdic (Federal Depositi Insurance Corporation) ovvero l’organo che era intervenuto per – di fatto- nazionalizzare Silicon Valley Bank, dovrebbe fare un annuncio a breve. Qualche altro istituto sparirà? Soffre anche Walt Disney che ha registrato una perdita di abbonati nel primo trimestre. Vola invece Google, rappresentata dal titolo Alphabet, per i suoi sviluppi nell’intelligenza artificiale in Gmail per la presentazione del suo telefono pieghevole. ©