lunedì, 7 Ottobre 2024

La legge che verrà: i principi della nuova riforma fiscale

Sommario
riforma fiscale

È al via il processo di riforma del fisco. Il Governo ha presentato alla Camera la sua proposta di legge delega, un disegno ampio che spazierà nell’arco di tutta la legislatura. Ma quali sono i contenuti e le novità che si prevedono?

I principi della norma

Il disegno di legge delega presentato dal ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti intende riformare a tutto tondo il sistema fiscale e tributario del Paese. Non a caso, i tempi previsti sono lunghi: l’Esecutivo avrà 24 mesi per emanare i decreti legislativi delegati, più altri 24 per eventuali decreti correttivi. Dopo queste ultime aggiustatine, il risultato auspicato è quello di un’architettura completa ed efficiente, che sostituisca il composito sistema vigente. «È una delega ambiziosa» ha affermato il viceministro Maurizio Leo. Al centro, una serie di principi: troneggia «la competitività, con una lotta all’evasione potenziata grazie agli strumenti che la tecnologia di oggi ci offre» sostiene il viceministro. In particolare, l’implementazione dell’utilizzo «delle banche dati e soprattutto dell’analisi predittiva» potrebbe dare una grossa mano a contrastare gli evasori. Ma, sempre in termini di competitività, si parla anche di un’evoluzione che si adegui alla giurisprudenza europea in materia. E, da ultimo, di puntare sul reshoring delle compagnie espatriate mediante «una rivisitazione dell’aliquota IRES», che però «non potrà andare in ogni caso sotto il 15%».

I tributi

Nel concreto, i provvedimenti attesi dalla norma sono parecchi. Innanzitutto, si parla di una completa revisione della tassazione dei redditi delle persone fisiche. Il principio di fondo è quello dell’equità orizzontale: a pari reddito, pari tassazione. Si tratterà di stabilire una fascia univoca di esenzione fiscale, ma anche di imprimere una svolta in senso della deducibilità delle spese di previdenza sociale obbligatoria e quelle sostenute per produrre il reddito. Una serie di misure che dovrebbe portare a ridurre le tax expenditures, ovverossia il complesso delle spese fiscali che gravano sul sistema e ne diminuiscono l’equità. Quanto all’IVA, l’intento dichiarato è quello di razionalizzarne le aliquote, possibilmente riducendole e semplificando la detrazione.

Imprese e società finanziarie

Per quel che riguarda invece il mondo delle imprese, la prima notizia è che l’IRES sarà abrogata, anche se il gettito che produce sarà sostituito da una sovraimposta sostitutiva. Proprio quest’ultima imposta è quella che potrebbe subire più modificazioni. «La fiscalità finanziaria prevederà un’unica categoria di redditi di natura finanziaria, di capitale e diversi» ha affermato Leo. In pratica, «si tassa per cassa, eliminando il meccanismo di tassazione del maturato» tanto criticato dalle imprese dopo la riforma del 1997. In più, verrà introdotto un meccanismo di riduzione dell’aliquota a fronte del verificarsi di determinate condizioni. Si tratta dei casi in cui l’impresa scelga di non distribuire i redditi, bensì di reinvestirli internamente. Una misura volta dichiaratamente a incentivare gli investimenti nel sistema-Paese, ma anche, nel caso delle società finanziarie, a garantire maggiori disponibilità liquide e dunque più stabilità.

📸 Credit: Unsplash

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Da sempre appassionato di temi finanziari, per Il Bollettino mi occupo principalmente del settore bancario e di esteri. Curo una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".