Dopo la banca centrale australiana, la Bank of Canada ha inaspettatamente alzato di 25 punti base i tassi d’interesse al 4,75%, dopo due pause consecutive. I mercati prevedevano che sarebbero rimasti invariati. Il costo del denaro è così salito a livelli che non si vedevano da 22 anni. Sono aumentate le preoccupazioni che l’inflazione possa rimanere materialmente bloccata al di sopra dell’obiettivo del 2%, poiché l’inflazione annua è salita al 4,4% ad aprile, il primo aumento in 10 mesi. Wall Street barcolla, dopo una partenza positiva. Il Nasdaq, reduce da un rally da inizio anno, rifiata un attimo. Piazza Affari invece riesce a chiudere di poco in verde tenendo i 27mila punti.
BTP valore a 15 miliardi di prenotazioni
Sulla scia della riscoperta dei chip, vola di oltre il 3% Stm, che ha anche siglato una joint venture con Sanam in Cina. Risale Saipem, +3,5%, con la ripresa del petrolio. Ancora una seduta positiva per Mps, reduce dal 5% di ieri. I dati della raccolta mandano invece in rosso Finecobank e Anima, mentre tiene Banca Generali. I titoli di stato tirano sempre più. Le prenotazioni per il Btp Valore vedono quota 15 miliardi: altri 152mila risparmiatori oggi hanno comprato debito italiano.
Golden power su Pirelli
Il governo sta studiando come usare il golden power su Pirelli. Secondo Bloomberg starebbe preparando restrizioni nei confronti della società cinese Sinochem, primo azionista del gruppo italiano, tra cui limiti alla sua influenza sui ruoli aziendali e poteri di veto per gli investitori italiani. Tra le restrizioni in esame – prosegue Bloomberg citando fonti vicine alla situazione – poteri di veto che impediscano a Sinochem di prendere decisioni chiave, anche se ha la maggioranza, ed escludano il socio cinese dalle nomine e dalle tecnologie strategiche. Il titolo Pirelli perde l’1% e scivola sotto i 4,5 euro.
Sotto la cenere… i crac
Secondo i nuovi dati di S&P Global Market Intelligence, le dichiarazioni di Chapter 11 negli Usa – ovvero il fallimento pilotato – hanno raggiunto i livelli più alti dalla fine della Grande Recessione. Ci sono state 54 dichiarazioni di bancarotta a maggio, un leggero aumento rispetto alle 52 registrate ad aprile. Nei primi cinque mesi del 2023, ci sono stati più richieste di fallimento rispetto a qualsiasi periodo comparabile dal 2010. Da Vice Media a Bed Bath & Beyond, quest’anno ci sono stati numerosi fallimenti famosi. Alla fine di maggio, l’azienda America ha avuto il suo peggior periodo di fallimenti di 48 ore almeno dal 2008. ©