domenica, 28 Aprile 2024

L’impero Berlusconi: dall’edilizia alla TV

Berlusconi

Gli esordi nel mondo dell’imprenditoria di Silvio Berlusconi risalgono all’inizio degli anni ’60, quando fonda Cantieri Riuniti Milanesi Srl prima e Edilnord Sas poi, diventata in seguito Milano 2 Spa. Tramite queste aziende, partecipa all’urbanizzazione delle periferie di Milano.

La sua opera è di rilevanza tale che il Presidente della Repubblica Giovanni Leone lo insignisce del titolo di Cavaliere del lavoro nel 1977. Un’onorificenza che per anni sarà per lui un secondo nome.

Proprio in quel periodo Berlusconi decide di espandere la propria attività e acquista nel 1976 Telemilano, rete locale ribattezzata Canale 5. La situazione legislativa attorno alle trasmissioni è complicata in quegli anni. La Corte Costituzionale ha rotto il monopolio di Stato, ma ancora le TV private non possono trasmettere a livello nazionale.

Berlusconi continua però la sua opera di espansione nei media televisivi, con l’acquisto di Italia 1 e Rete 4. Saranno il decreto Craxi del 1984 prima e la legge Mammì del 1990 poi a regolamentare la posizione della neonata Fininvest, che diventerà la holding di famiglia del Cavaliere.

Le altre attività: dai giornali al calcio

La televisione non è stata l’unico media in cui Berlusconi ha investito. Entrò in possesso di Mondadori e tramite essa di Einaudi, del quotidiano Il Giornale e di altre realtà minori. Fondò inoltre Medusa, casa di produzione cinematografica, e per un periodo ebbe una partecipazione in Blockbuster Italia.

Nel 1986 acquistò le quote di maggioranza e divenne presidente dell’A.C. Milan. La squadra attraversò il suo periodo più glorioso durante gli anni di proprietà Berlusconi, vincendo 5 Champions League e altrettante Supercoppe europee, 8 scudetti, 7 Supercoppe italiane, 1 Coppa Italia, 2 coppe intercontinentali e 1 mondiale per club.

Venduta la società nel 2007, acquistò il Monza nel 2018. La squadra brianzola militava allora in Serie B, ma raggiunse nel 2022 la prima promozione in Serie A, salvandosi con largo margine nella stagione successiva.

Le eredità di Berlusconi

Oggi Fininvest controlla principalmente Mediaset. L’azienda televisiva fondata da Berlusconi è diventata un colosso europeo. Fattura quasi 4 miliardi l’anno, con un utile di 327 milioni. Ha attività in Spagna e Germania, oltre che partecipazioni minori in altri Paesi del Vecchio Continente. Alla notizia della morte del patron, le azioni del gruppo sono cresciute di circa il 5,5%.

A ereditare la gestione dell’azienda saranno i cinque figli, Marina, Pier Silvio, Barbara, Luigi, Eleonora. Insieme a essa entreranno in possesso di un patrimonio che si aggira attorno ai 6,5 miliardi di euro.

Oltre all’eredità finanziaria, Berlusconi lascia un’impronta culturale indelebile sull’Italia. Le sue televisioni hanno cambiato il modo di fare intrattenimento nel nostro Paese. La TV commerciale, sdoganata negli anni ’80, è diventata il modello con cui tutte le altre emittenti, pubbliche e private, hanno dovuto confrontarsi. ©

📸 credits: Canva

Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.