lunedì, 29 Aprile 2024

Cina verso la deflazione. Vendite sui Btp

Sommario

In Cina l’inflazione si sta trasformando in deflazione, nonostante la banca centrale di Pechino abbia anche tagliato alcuni tipi di tassi di interesse nelle ultime settimane. La discesa del carovita – invariata anno su anno e -0,2% mensile a giugno – è figlia di una debolezza economica e un calo della domanda che porta i produttori ad abbassare i listini per vendere. Domani c’è il dato tedesco sull’inflazione e mercoledì scopriremo l’andamento del costo della vita negli Usa. Tutti indicatori utili prima degli ultimi meeting di Bce e Fed prima delle vacanze agostane. La domanda è: saranno due o tre gli incrementi del costo del denaro? E ancora: i banchieri centrali guarderanno effettivamente i dati, come dicono, o proseguiranno per la loro strada? Le aspettative d’inflazione negli Stati Uniti per il prossimo anno, intanto, sono scese per il terzo mese consecutivo al 3,8% a giugno, minimo da aprile 2021, dal 4,1% di maggio. La misura è ora scesa di 3 punti percentuali rispetto al massimo della serie del 6,8% di un anno fa. Wall Street a zig zag, mentre l’Europa chiude verde senza tanti entusiasmi.

Milano con calma

Piazza Affari attende i dati sull’inflazione in Europa e negli Usa, dopo una settimana in rosso. Si resta sotto i 28mila chiudendo a +0,34%. Le banche tirano la volata, con Fineco che non smette di correre (un altro +3,6%) registrando un balzo superiore al 15% in tre sedute dopo la diffusione della raccolta. In mostra poi Campari, Leonardo e Moncler, quest’ultima in salita nonostante la delusione dall’economia cinese (ma magari arrivano stimoli da Pechino…). Ulteriore balzo di Tod’s, che tocca i massimi dell’anno. Il mercato sta comunque iniziando a valutare le prossime trimestrali: venerdì scopriremo se la redditività delle grandi banche Usa sarà ancora forte o se l’effetto tassi si farà sentire.

Caro debito

Dal 26 giugno, quindi un paio di settimane fa, il costo dell’interesse pagato dallo stato italiano sul titolo pubblico decennale, sul debito insomma, ha fatto un balzo dal 3,9% a quasi il 4,4%. Parallelamente il prezzo dello stesso Btp è sceso da 117 a 113 circa. Il mercato immagina che l’ala dura all’interno della Bce possa avere la meglio e quindi si arriverà a tre rialzi dei tassi? In realtà il balzo degli interessi è scattato dopo la diffusione del deficit-Pil italiano al 12% nel primo trimestre. Una notizia peggiore delle attese soprattutto in una prospettiva di rallentamento del Pil.

I tassi fanno acqua

La Thames Water, il più grande fornitore di acqua del Regno Unito – rifornisce acqua a oltre 15 milioni di clienti – vanta 14 miliardi di debiti. Debiti che, con l’impennata dei tassi, sono sempre più cari da mantenere. Per questo, dopo un prestito da 500 milioni di sterline avuto pochi mesi fa, la società si è fatta dare altri 750 milioni di pound per evitare il crac. Non solo mutui alle stelle, la stretta delle banche centrali inizia a far scricchiolare anche i servizi essenziali…©

Classe 1977. Giornalista. Lavoro all’agenzia di stampa Green Economy Agency, dove seguo il mercato dell’energia e non solo. Ex vicedirettore di Libero. Da sempre appassionato di economia e finanza, su il Bollettino scrivo la rubrica “Buy Buy, cosa succede in Borsa”, dove racconto gli spunti della seduta appena conclusa e segnalo appuntamenti e possibili titoli da seguire per il giorno successivo.