giovedì, 9 Maggio 2024

Gli italiani lavorano troppo poco?

Gli italiani lavorano di più, ma producono di meno. L’Italia ha infatti una media di 1694 ore lavorate per occupato, contro 1515 in Francia e 1341 in Germania (Fonte: Altervista). Eppure, a parità di ore lavorate, l’output prodotto nel nostro Paese è minore. È l’effetto di una scarsa produttività del lavoro, un fenomeno che affligge il nostro Paese da anni.

La produttività del lavoro si definisce come il rapporto tra il valore aggiunto e le ore lavorate da ciascuno. Quando è bassa, significa che il lavoro, inteso come mezzo di produzione, è inefficiente.

In Italia, tra 2014 e 2021 è cresciuta dello 0,6% medio annuo, un dato nettamente inferiore a quello europeo dell’1,3% all’anno. In pratica, gli italiani lavorano, ma ottengono, in proporzione, meno risultati.

Le cause principali sono: innanzitutto, l’ancora insufficiente diffusione delle tecnologie digitali, che coinvolge tutta l’UE. Solo il 54% degli europei tra i 16 e i 74 anni possiede nozioni di base di informatica. In secondo luogo, lo scarso livello di competenza, con l’istruzione terziaria italiana al di sotto della media OCSE, e, crucialmente, la generale difficoltà per chi fa impresa, da un punto di vista legale e burocratico.

Finché non si scioglieranno questi nodi, molte dinamiche economiche negative, come l’immobilità dei salari, rimarranno tali.

Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".