Un Hackathon alla ricerca di soluzioni sostenibili per valorizzare il talento femminile in ambito STEM. Questo è “Women shape the future”, la sfida lanciata da Philip Morris Institute for Manufacturing Competences (IMC).
1 – Cos’è un Hackathon
Si tratta di un evento tecnico e creativo che porta con sé una challenge in team e con l’aiuto di mentor esperti. Le studentesse hanno sviluppato idee progettuali, condividendo idee, creatività e competenze per rispondere alle esigenze specificate.
2 – Lo scopo della challenge
Mettersi alla prova ideando, disegnando o progettando soluzioni innovative e digitali volte a migliorare diversi aspetti: ambienti di lavoro (digital training), mobilità (smart mobility) e vita (work-life balance), anche attraverso l’utilizzo di meccanismi di gamification.
Le soluzioni devono:
- accelerare il cambiamento nella mobilità e incentivare comportamenti sostenibili nelle aziende e nei loro utenti attraverso l’utilizzo dell’IoT;
- contribuire a migliorare l’uso di spazi digitali facilitando la comunicazione tra dipendenti e migliorandone il coinvolgimento;
- facilitare, attraverso l’uso di strumenti digitali, la relazione tra la vita privata e la vita professionale nei modelli di lavoro ibridi e nelle iniziative messe in atto dall’azienda.
3 – Le vincitrici dell’hackathon
Sono cinque studentesse: Marcella Magliocca, Francesca Silvestro, Francesca Ferraro, Alessandra Balestrieri e Chiara Pazienza dell’Università Federico II di Napoli che si sono aggiudicate il primo premio.
Corporate App, il progetto vincitore, è un’applicazione concepita per uso aziendale che unisce l’attenzione ai temi della mobilità sostenibile con quelli del work-life balance.
4 – Il secondo posto
MyHelpy, l’app del Politecnico di Bari che ha vinto il secondo premio, si pone come uno strumento di comunicazione interno alle aziende che facilita l’interazione tra impiegati e dirigenti, incentivando una vita lavorativa più serena.
Medaglia d’argento alle quattro studentesse: Alessandra Maria Bonavita, Bianca Di Bitetto, Barbara Cino e Kiranjit Kaur.
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