lunedì, 29 Aprile 2024
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Partita rimandata a lunedì per aggiudicarsi i diritti tv della Serie A. I Presidenti della Lega Calcio Italiana hanno due ipotesi sul tavolo: affidarsi ai principali broadcaster Sky e Dazn o valutare l’ipotesi di un canale “in home” dedicato? Un nuovo progetto, quest’ultimo, che farebbe gola a fondi e banche, come la Barclays (banca britannica).

L’opzione indipendente

Eliminare gli intermediari sarebbe la soluzione proposta in questo nuovo progetto della Lega, una rivoluzione delle trattative per i diritti televisivi 2024-29. Viste le offerte «non soddisfacenti»secondo il proprietario della Salernitana Danilo Iervolino, con Dazn che è arrivata a 700 milioni e Sky a 200 milioni, e con l’uscita di scena di Mediaset, per un totale di 900 milioni, l’opzione di trasformare la Lega in un canale broadcast autonomo è ancora aperta. 

Il piano di investimenti

Con un contratto di distribuzione decennale dalla stagione 2024/25 a 2033/34, il palinsesto del nuovo canale, pianificato a grandi linee dallo scorso maggio, avrebbe una programmazione 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì dedicata a repliche e studi live, mentre le partite di campionato nel weekend avrebbero il monopolio sul palinsesto. In quest’ottica, la piena ed esclusiva responsabilità editoriale del canale detenuto dalla Lega Serie A si occupa di sostenere tutti i costi di produzione e di messa a disposizione del segnale. In accordo con l’advisor Lazard, si prevedono investimenti di realizzazione che superano il miliardo di euro, con una produzione di utili in tre anni. 

Quanto pagheremo

Giungono novità anche per la formula per la vendita al pubblico delle partite trasmesse su questo nuovo canale tv della Lega: si tornerebbe alla pay-per-view, con la possibilità di acquisto della partita che si vuole guardare e l’ipotesi di considerare l’opzione della formula “ricaricabile”, con una spesa commisurata al numero di partite selezionate. Da non ignorare il posizionamento commerciale della Lega per il discorso abbonamenti, Platinum (30 euro mensili) e Gold (20 euro al mese). 

I fuoriclasse in campo

Da marzo sono presenti sul tavolo di via Rossellini le proposte commerciali di importanti realtà finanziarie estere e privati per avviare un maxi-finanziamento utile alla realizzazione del progetto in cantiere ed evitare ai club italiani il rischio di impresa. In totale le offerte presentate sono 6, nell’ambito di un bando che prevede la distribuzione ai club di un minimo garantito per i diritti audiovisivi della Serie A: tra i candidati, il grande fondo di debito Carlyle Private Credit (3,3 miliardi di fatturato 2023), che ha già investito sull’Atalanta, e banche del calibro di Goldman Sachs, Citi e Barclays. Quest’ultima in particolare, con un fatturato di 7,2 miliardi in chiusura del Q1 2023, è tutt’ora uno dei maggiori partner commerciali della Premier League, ed è tra le favorite nei piani dei proprietari dei club italiani.

Giornalista pubblicista, amante del mondo del calcio. Laureato in Scienze Motorie Sportive all'Università degli Studi di Brescia, per il Bollettino mi occupo principalmente di sport, spettacoli e cultura.