martedì, 7 Maggio 2024

Apple torna nell’occhio del ciclone. Cosa rischia davvero

DiEdoardo Lisi

13 Novembre 2023
Sommario
Apple

L’incubo delle tasse non pagate torna a tormentare Apple. L’ultima vittoria legale potrebbe non essere sufficiente ad evitare il salasso: 14,3 miliardi di euro di imposte non versate al fisco dell’Irlanda fra il 2004 e il 2014. Soldi che il Governo irlandese non chiede ma potrebbe essere costretto a ricevere, rivelando il segreto della crescita degli investimenti e il buco nelle casse statali. Ma per la Mela in gioco c’è molto di più di una tassa. Cosa rischia davvero?

Cosa succede?

L’avvocato generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Giovanni Pitruzzella, ha sganciato una bomba che fa tremare Apple dalle fondamenta. L’ultima sentenza che ha scagionato la società statunitense dall’accusa di avere ricevuto un vantaggio economico dal Fisco irlandese sarebbe sbagliata, secondo Pitruzzella. I giudici dell’UE, infatti, avrebbero commesso una serie di errori di diritto e non sarebbero riusciti a valutare correttamente la sostanza e le conseguenze di alcuni errori metodologici.

Per questa ragione, dovrebbero effettuare una nuova valutazione, secondo l’avvocato generale del più alto Tribunale dell’Unione Europea. Quali conseguenze potrebbero avere le parole di Pitruzzella?

Cosa rischia davvero Apple?

Il giudizio di Pitruzzella rappresenta un’anticipazione della sentenza della Corte di Giustizia, attesa per l’anno prossimo. Infatti, i pareri degli avvocati generali non sono vincolanti per le sentenze del Tribunale supremo dell’Ue, ma spesso influiscono in maniera determinante. Se i giudici ordineranno ad Apple di pagare 14,3 miliardi di euro al Tesoro irlandese, la decisione potrebbe scatenare una reazione a catena che porterebbe altri Stati dell’UE e gli Stati Uniti a sanzionare la Mela.

Nel frattempo, il Governo irlandese continua a sostenere che Apple non ha beneficiato di alcun trattamento di favore.

«La posizione dell’Irlanda è sempre stata, e rimane, che l’importo corretto della tassa è stato pagato e che il nostro Paese non ha fornito alcun aiuto di Stato per Apple», ha affermato il ministro delle Finanze, Michael McGrath.

Perché gli irlandesi non vogliono i soldi della Mela?

Negli ultimi otto anni il Governo irlandese ha puntato sulla riduzione delle imposte fiscali, scese al 12,5%, per accelerare gli investimenti. Un’opportunità che le imprese hanno colto al volo, triplicando i propri ricavi, che nel 2022 hanno raggiunto la cifra record di 22,6 miliardi di euro. Il lato negativo è che le entrate statali sono diminuite sempre più.

Negli ultimi tre mesi la situazione è diventata insostenibile per le casse del Paese. Di conseguenza, il Governo ha deciso di istituire un fondo sovrano per gestire le risorse che arriveranno dall’aumento dell’aliquota delle tasse al 15%, previsto per gennaio. ©

📸 Credit: Pixabay

📩 [email protected]. Il mio motto è "Scribo ergo sum". Mi laureo in "Mediazione Linguistica e Interculturale" e "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, specializzandomi in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di libri, spazio, crypto, sport e food. Scrivo per Istituto per la competitività (I-Com), Istituto per la Cultura dell'Innovazione (ICINN) e Innovative Publishing. Collaboro con Energia Oltre, Nuova Energia, Staffetta Quotidiana, Policy Maker e Giano.news.