lunedì, 29 Aprile 2024

Il mercato azionario non premia il lancio delle nuove linee Iveco

Sommario

Bizzarra congiuntura per uno dei più importanti gruppi industriali nato in Italia e che conta oggi oltre 35mila dipendenti sparsi in 36 Paesi. I titoli Iveco, il noto marchio di veicoli commerciali e industriali terzo in Europa per la produzione di mezzi superiori a 3,5 tonnellate, dondolano su un’altalena. Le quotazioni, continuano ad oscillare con scarti spesso significativi. Nei giorni scorsi, hanno dato timidi segnali di rialzo con variazioni dell’1,3%, anche se le loro performance sono risultate le peggiori del FTSE Mib ad inizio mese, arrivando al –8,90% il 2 novembre. Nell’ultimo mese, l’azienda fondata a Torino dal Gianni Agnelli, ha registrato infatti un crollo del 16,25%.

Il lancio più importante della storia Iveco

Nonostante gli investimenti epocali per la sua nuova gamma, presentata il 15 novembre a Barcellona, Iveco stenta a decollare nel mercato azionario. Per la prima volta nella sua storia, ha contemporaneamente rinnovato tutte le linee (mezzi leggeri, medi e pesanti). In più ha stanziato somme record per i suoi bilanci: ben 1 miliardo di euro. Stanziamenti destinati a potenziarne la competitività, ridisegnando la produzione in chiave sostenibile, puntando alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera e del consumo di carburante.

Il mercato azionario non premia Iveco

L’operazione, dal nome “Be the change”, ovvero “Essere il cambiamento”, ha portato ad un +2,74% nel giorno del lancio dei nuovi veicoli. Eppure solo 24 ore dopo ha chiuso con un -1,49%, variazione che è stata bollata come maglia nera sulla Borsa italiana nella giornata del 16 novembre. L’impegno del team Iveco, in direzione della transizione energetica, sembrerebbe infatti non sia stato ben accolto dal mercato azionario.

L’altalena dei titoli Iveco

Se è vero che il titolo è in ribasso, serve ricordare che rispetto al 2022 (quando è scesa in Borsa) è comunque lievitato del 18,61%. Il picco lo ha registrato ad agosto: 9,946 euro per azione. Il debutto della Iveco Group a Piazza Affari era però promettente. Partito con un prezzo di riferimento di 11,22 euro, scivolato giù di oltre il 9% dopo pochi giorni. Intanto i ricavi della multinazionale cui maggioranza dei capitali è detenuta da Exor, holding olandese controllata dalla famiglia Agnelli, nel terzo trimestre del 2023 sono arrivati a quota 3,75 miliardi di euro, raddoppiando l’utile netto che ha raggiunto i 94 milioni di euro. Tra gli azionisti di minoranza dell’Iveco Group appaiono: Norges Bank Investment Management, Southpoint Capital Advisors LP, The Vanguard Group Inc., Artisan Partners LP, Janus Henderson Investors UK Ltd., Schroder Investment Management Ltd., Dimensional Fund Advisors LP, BNP Paribas Asset Management Belgium SA e Gabelli Funds LLC. ©

📸 Credits: Canva

Giornalista professionista appassionata di geopolitica. Per Il Bollettino mi occupo di economia e sviluppo sostenibile. Dal 2005 ho lavorato per radio, web tv, quotidiani, settimanali e testate on line. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e Cultura Editoriale, ho studiato arabo giornalistico in Marocco. Ho collaborato a realizzare in Saharawi il documentario La sabbia negli occhi e alla stesura della seconda edizione del Libro – inchiesta sulla Statale 106. Chi è Stato?