martedì, 30 Aprile 2024

Chi sta vincendo la guerra delle auto elettriche?

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I tagli ai prezzi delle auto elettriche forzati da Tesla negli ultimi mesi mandano Ford in difficoltà. Il titolo crolla in borsa, mentre l’azienda di Elon Musk vede calare i profitti: Chi sta vincendo la guerra?

Guerra delle auto elettriche: Tesla attacca, Ford difende

All’inizio del mese di gennaio Tesla, la più grande azienda di auto elettriche al mondo, decide di tagliare radicalmente i prezzi di alcuni suoi modelli. Rendere questo tipo di vetture accessibile a tutti è uno degli obiettivi del progetto di Elon Musk, ma questa volta si tratta anche di una strategia di mercato.

Il fine ultimo è quello di mandare in difficoltà la concorrenza cinese, ma soprattutto quella americana, rappresentata ad Ford. La storica azienda fondata a Detroit negli ultimi anni ha infatti insidiato alcuni segmenti precedentemente dominati da Tesla.

La reazione di Ford è stata immediata, con le ultime modifiche ai prezzi che hanno portato la gamma “Pro” sotto i 50.000 dollari, grazie a tagli tra il 6% e il 17%. Di conseguenza la società ha venduto quasi 15.000 auto elettriche tra aprile e giugno. Tesla invece ha sfiorato nel secondo trimestre il mezzo miliardo di veicoli.

Gli effetti sui conti e in borsa

Una competizione così serrata ha però portata anche a degli svantaggi per entrambi in contendenti. Gli annunci di continui tagli ai prezzi dei modelli elettrici ha causato un crollo in Borsa delle azioni di Ford, che da inizio mese ha perso quasi il 10%. Tesla va meglio, ma principalmente perché gli investitori sono stati attratti dal lancio del Cybertruck, il nuovo pick-up della compagnia di Elon Musk.

In generale gli investitori apprezzano molto di più la strategia dell’azienda californiana, che da inizio anno si è apprezzata sul mercato del 137%. Anche Tesla però ha avuto i suoi problemi con questa strategia di riduzione dei prezzi. I profitti ricavati dalle attività del settore automotive, il core business della compagnia, sono calati al 18,2% negli ultimi tre mesi, contro il 26,2 dell’anno scorso. ©

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Attento alle tendenze e profondo conoscitore della stampa estera, è laureato in Storia del giornalismo all’Università degli Studi di Milano. Dinamico, appassionato e osservatore acuto, per il Bollettino si occupa principalmente del mondo dello sport legato a quello finanziario e del settore dei videogiochi, oltre che delle novità del comparto tecnologico e di quello dell’energia.