lunedì, 29 Aprile 2024

Cina, contro l’invecchiamento della popolazione arrivano i robot umanoidi

Da una parte l’intelligenza artificiale minaccia il futuro del lavoro, dall’altra l’invecchiamento della popolazione impedisce di occupare tutte le posizioni vacanti. Entro il 2050 mancheranno in Italia 8 milioni di persone in età lavorativa e in Cina, dove i problemi di bassa natalità, popolazione sempre più anziana e contrazione della forza lavoro sono speculari all’Italia, si sta già correndo ai ripari attraverso l’automazione. «I robot umanoidi sono il futuro della prossima rivoluzione tecnologica» ha affermato in una recente intervista tv Jin Zhuanglong, Ministro cinese dell’industria.

I numeri dell’invecchiamento della popolazione cinese

Gli over 60 della Repubblica popolare cresceranno di dieci milioni l’anno nel prossimo decennio. Entro il 2050, secondo i calcoli della Renmin University di Pechino, rappresenteranno il 37,8% della popolazione. Una carenza di forza lavoro che avrà pesanti ricadute sul sistema sanitario e su quello pensionistico. E a cui si potrà porre un argine creando una nuova classe operaia, composta da robot umanoidi. Già ampiamente presenti in territorio cinese: il rapporto World Robotics 2022 ha calcolato che la densità di robot in Cina nell’industria manifatturiera è di 392 unità ogni 10mila addetti.

Le linee guida per lo sviluppo dei robot umanoidi

Il governo cinese ha pubblicato anche un documento con 9 pagine di linee guida per la produzione di robot umanoidi. Due gli obiettivi prefissati: il primo che si avvii una loro produzione di massa entro il 2025. Il secondo che entro il 2027 gli stessi diventino “un nuovo importante motore di crescita economica del Paese” nelle parole del Ministro Zhuanglong.

L’Italia sulle orme della Cina

Nel nostro Paese nel frattempo il settore della robotica continua a crescere. Entro il 2025 si potrà contare con 700mila nuove unità fabbricate ogni anno. E nonostante i robot incaricati di sostituire il lavoro manuale siano ancora guardati con sospetto, si sottovalutano i miglioramenti in termini di sicurezza sul lavoro e creazione di nuove figure professionali. Tra queste chi li progetta, l’ingegnere robotico, uno dei profili più ricercati dell’industria 4.0.

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Giornalista professionista, classe 1981, di Roma. Fin da piccola con il pallino del giornalismo, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche esperienza all’estero ho cominciato a scrivere per i giornali, quasi sempre online. All’inizio di cinema e spettacoli, per poi passare a temi economici, soprattutto legati al mondo del lavoro. Settori di cui mi occupo anche per Il Bollettino.