domenica, 28 Aprile 2024

Recessione o no? Le implicazioni di uno hard landing americano

DiMarco Battistone

9 Dicembre 2023
Sommario
USA

Ancora troppo in alto. Le nuove assunzioni USA volano a 199mila, nonostante i tassi fermi al 5,25/5,5%. Prima o poi, però, bisognerà scendere. E da quell’atterraggio dipenderà l’andamento dell’economia mondiale nel 2024. Sarà un soft landing o un salto nel vuoto?

Economia bollente

Il mercato americano sconvolge ancora una volta le aspettative degli investitori. Nel terzo trimestre, la crescita economica è stata al 5,2% e il mercato del lavoro è ancora caldo. Nello scorso mese, gli stipendi orari sono saliti dello 0,4% rispetto a quello precedente, il 4% anno su anno. Questa abbondanza continuerà nell’anno a venire? Difficile a dirsi. Gli economisti intervistati dal Financial Times si attendono una crescita più debole, dell’1,2%. Ma se si guarda alle singole previsioni, c’è poco accordo, soprattutto sulla domanda cruciale. Ci sarà una recessione?

Previsioni contrastanti

Guardando agli outlook 2024 di diverse grandi banche d’affari, riportati da Reuters, è difficile farsi un’idea precisa al riguardo. Se Goldman Sachs prevede un rischio limitato, Deutsche Bank attende invece una recessione leggera nel primo semestre, così come la Société Générale, che la pospone a metà anno. Quanto a JP Morgan, conferma che il rischio di una recessione c’è. In tutti i casi, i numeri sono in radicale disaccordo. Si va dall’ottimismo di chi vede l’S&P 500 volare a 5.100 punti dai 4.800 attuali, a stime che vedono invece una lieve decrescita anche per i mercati azionari. Su una cosa, però, si torna d’accordo. L’attesa sui tassi si allinea ormai alle dichiarazioni delle Banche Centrali, al principio dello “higher for longer”. La stragrande maggioranza degli economisti (Financial Times) non si aspetta uno sconto prima della metà dell’anno. E anche allora, le previsioni sono di un contentino, un calo esiguo, di 0,25 o 0,5 punti.

Il quadro per l’Europa

Quanto all’Europa, la questione sull’economia americana è tutt’altro che oziosa. Come ha affermato François Geerolf, economista dell’Observatoire français des conjonctures économiques, «Con ogni crisi, l’Eurozona perde permanentemente qualche punto di crescita rispetto agli Stati Uniti». Nel 2023, ci si aspetta di raggiungere una crescita UE dello 0,7% (IMF) contro il 2,1% complessivo degli USA. Insomma, se nel 2024 arrivasse una recessione USA, è possibile che questo venga con conseguenze non da poco per un’Europa economicamente più fragile. In generale, è ragionevole aspettarsi che quanto più l’atterraggio americano sarà uno “hard landing”, quanto più gravi saranno le conseguenze generali. ©

📸 Credits: Canva

Studente, da sempre appassionato di temi finanziari, approdo a Il Bollettino all’inizio del 2021. Attualmente mi occupo di banche ed esteri, nonché di una rubrica video settimanale in cui tratto temi finanziari in formato "pop".