domenica, 3 Novembre 2024

Attacchi nel Mar Rosso: regali di Natale a rischio

Sommario

Acque agitate nel Mar Rosso. Gli attacchi alle navi commerciali da parte degli Houthi (Yemen) preoccupano alcune delle principali compagnie di navigazione e i giganti del petrolio. Definiti ribelli perché sostenuti dall’Iran, questi terroristi da 10 anni costituiscono la principale forza militare e istituzionale del Paese arabo. «Prenderemo di mira le navi destinate solo a Israele», ha detto Mohammed Abdul Salam, portavoce del gruppo. «L’obiettivo? Far aumentare la pressione su Israele affinché fermi la sua aggressione e tolga l’assedio di Gaza». Il rischio di nuove tensioni allontana così il commercio globale da un’arteria cruciale per i beni di consumo e le forniture energetiche, con conseguenti ritardi e aumento dei prezzi.

I prodotti a rischio

Oltre alle forniture energetiche critiche che raggiungono l’Europa, attraverso il Mar Rosso, e il resto del mondo su navi cisterna, i beni alimentari come l’olio di palma e il grano e la maggior parte dei prodotti manifatturieri si muovono su navi container, molte delle quali si dirigono in direzione del Canale di Suez. Attraverso cui si stima passi il 10% del commercio mondiale.

«Questo è un problema per l’Europa e per l’Asia», ha dichiarato John Stawpert, Senior Manager per l’ambiente e il commercio della International Chamber of Shipping. Sottolineando che il 40% del commercio tra Asia ed Europa passa normalmente attraverso la via d’acqua. «Gli attacchi sono una minaccia per il commercio mondiale», ha sottolineato il Pentagono.

Le consegne dei prodotti ordinati online

La maggior parte dei prodotti per Natale necessari ai rivenditori sono già stati consegnati, ma gli ordini online potrebbero subire ritardi. Perché quattro delle cinque maggiori compagnie di navigazione hanno messo in pausa o deviato le rotte attraverso il Mar Rosso negli ultimi giorni. «L’impatto sarà un tempo di transito più lungo, più carburante speso, più navi necessarie, potenziali disagi e ritardi. Almeno nei primi arrivi in Europa», ha detto Simon Heaney, senior manager della ricerca sui container per Drewry. Osservando che potrebbero arrivare ai porti dai loro viaggi più lunghi a gruppi e ciò comporterebbe un aumento dei costi di spedizione.

Il Canale di Panama è a secco

La rischiosità del passaggio attraverso la via d’acqua mediorientale potrebbe avere effetti di vasta portata, perché si è verificata nello stesso momento in cui le navi hanno difficoltà ad attraversare il Canale di Panama. Infatti, alcune compagnie avevano pianificato di deviare verso il Mar Rosso per evitare i ritardi del Canale americano, causati dalla mancanza di precipitazioni. Ora, potrebbero scartare questa alternativa a seguito della minaccia di attacchi Houthi. Ciò significa che coloro che vogliono evitare i rischi e i ritardi di entrambe le arterie commerciali globali dovranno intraprendere il viaggio più lungo intorno all’Africa.

I danni subiti dall’Egitto

Le cancellazioni comporteranno anche problemi per l’Egitto, che si trova in ristrettezze di cassa: i milioni di tasse che le compagnie di navigazione pagano per attraversare il Canale di Suez rappresentano una grande fonte di reddito per un Paese la cui economia sta lottando contro l’alta inflazione e l’indebolimento della valuta. ©

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