sabato, 27 Aprile 2024

La Corea guarda avanti: nel suo futuro c’è anche l’Italia

Sommario
Corea

La Corea del Sud cerca il vertice del mondo Startup. Il Paese oggi ospita oltre 1200 Scaleup, che hanno raccolto complessivamente 48,2 miliardi di dollari, superando i 40,9 miliardi della Francia. Un risultato raggiunto anche grazie all’investimento governativo di 11 miliardi di dollari nell’ecosistema delle Startup, pari allo 0,6% del PIL totale. Una cifra che salirà ancora l’anno prossimo.

«Per il 2024, il finanziamento ha registrato un lieve incremento, raggiungendo i 13 miliardi di dollari. Dato che il 60% degli investimenti nelle Startup proviene dal sostegno governativo, stiamo potenziando gli incentivi e il sistema di agevolazioni fiscali per promuovere ulteriormente gli investimenti privati in tale settore. La tecnologia costituisce oltre il 30% delle esportazioni del nostro Paese», spiega il Console Generale della Repubblica di Corea, Hyung-Shik Kang. «Corea e Italia, entrambe dotate di avanzate tecnologie nell’ambito dell’IA e dell’IT possono ottenere benefici da una collaborazione più stretta in questi settori», aggiunge Hyung-shik Kang.

Console

La Corea del Sud è uno dei principali poli mondiali dell’innovazione. Due caratteristiche principali che caratterizzano il Paese mi sembrano la capacità di adattamento alle nuove tecnologie e di migliorarle dal punto di vista tecnologico, ma anche di costo. Cosa ha trainato crescita del Paese?

«La Corea, nonostante le sue dimensioni territoriali ridotte e le risorse naturali limitate, dopo la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra di Corea è riuscita ad emergere come una delle principali dieci potenze economiche globali grazie all’incremento degli investimenti in settori chiave come istruzione, innovazione, ricerca e sviluppo. Attualmente, la Nazione guida il mondo in settori come l’elettronica, l’IT, l’automobile, le batterie secondarie, l’aeronautica e la cantieristica navale.

Il miracolo del fiume Han, che può essere paragonato al miracolo economico italiano degli anni ‘50 e ‘60, ha cominciato a manifestarsi gradualmente dagli anni ‘70. Da allora, per lungo tempo la Corea è stata riconosciuta come una delle quattro Tigri Asiatiche, insieme a Taiwan, Singapore e Hong Kong. Nel 2021, l’UNCTAD (Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo) ha ufficialmente riconosciuto lo status avanzato del nostro Paese. Personalmente, ritengo che questo processo sia stato guidato dagli sforzi innovativi del Governo e del settore privato.

L’attuale potenza nel settore IT ha avuto origine in modo paradossale, durante la crisi finanziaria del 1997, quando il Paese si trovò in bancarotta nazionale. Nonostante le circostanze sfavorevoli per gli investimenti infrastrutturali, il Governo ha implementato politiche di sviluppo basate sull’industria informatica. Questo ha portato alla costruzione delle fondamenta della quarta rivoluzione industriale, attraverso l’ammodernamento delle infrastrutture informatiche, la spinta alle Startup e la digitalizzazione delle istituzioni».

Qual è la ricetta del successo?

«Penso che l’espressione trasforma la crisi in un’opportunità rifletta l’approccio continuo e a lungo termine di progresso e innovazione della Corea, anche in contesti difficili come il periodo coloniale, le guerre e le crisi finanziarie. Le aziende coreane perseguono con determinazione sforzi innovativi per affrontare una concorrenza intensa. I consumatori valutano in maniera critica i prodotti e le aziende rispondono migliorando costantemente la qualità grazie a queste analisi. Nel frattempo, il Governo sta lavorando alla riduzione della burocrazia e alla deregulation, migliorando i servizi amministrativi per il settore privato attraverso l’implementazione di un’amministrazione elettronica e promuovendo la digitalizzazione».

finanza

Quali sono le priorità economiche dell’establishment?

«Considerando l’importanza delle Startup nel processo di sviluppo nazionale, nel 2017 è stato istituito il Ministero delle Piccole e Medie Imprese e delle Startup, al fine di sostenere attivamente lo sviluppo di queste realtà. La Corea ha scelto una serie di città innovative in tutto il Paese per incoraggiare l’innovazione in vari settori, che rappresenta una delle massime priorità nella vita quotidiana e in tutte le sfere. Da quella quotidiana a quella governativa, passando per la parlamentare, le imprese e l’istruzione stanno facendo sforzi per aumentare la competitività. Si potrebbe valutare l’innovazione attraverso i numeri, ma la storia del settore è fondata su una profonda fiducia negli investimenti nel capitale umano e su un consenso nazionale per la ricerca e lo sviluppo scientifico e tecnologico».

Come aiutare una Startup a diventare una Scaleup e, successivamente, un unicorno?

«Il Presidente Yoon Suk-yeol ha presieduto lo Startup Korea Strategy Meeting, presentando il piano strategico completo. L’obiettivo è posizionarsi come Nazione leader a livello globale nella creazione di Startup. Attualmente sono in corso sforzi legislativi volti a facilitare la creazione di queste realtà e l’occupazione di stranieri in questo settore per internazionalizzare l’ecosistema imprenditoriale e delle Startup in Corea. Inoltre, è prevista una spinta alla transizione verso gli investimenti privati nel settore e la creazione di un fondo da 1 miliardo e 514 milioni di dollari per sostenere queste realtà».

In Italia il mondo del lavoro vede il progressivo sviluppo dell’AI generativa come un pericolo per l’occupazione. Quanto e come influirà quest’innovazione?

«Nel nostro Paese, come nel resto del mondo, vediamo un crescente consenso sulla necessità di regolamentare le tecnologie legate all’Intelligenza Artificiale. Nonostante l’aggravarsi del fenomeno di una società in invecchiamento, caratterizzata da bassi tassi di natalità e da una progressiva riduzione della forza lavoro, si stanno creando nuove opportunità nei settori dei servizi e del welfare. Di conseguenza, penso che per contribuire allo sviluppo tecnologico dell’AI generando nuovi posti di lavoro sia necessario unire le conoscenze di tutto il mondo e potenziare la collaborazione».

Che ruolo avrà l’aspetto tecnologico nello sviluppo economico?

«Dopo la rivoluzione industriale, le tecnologie hanno rapidamente trasformato non solo l’industria e il mercato, ma anche i modelli di vita. Con l’introduzione degli smartphone, la domanda di prodotti come fotocamere, registratori e calcolatrici è diminuita drasticamente, mentre business basati sui dispositivi mobili, come YouTube e il commercio online, hanno registrato una rapida crescita. In particolare, con l’avvento della quarta rivoluzione industriale, basata sulla tecnologia delle ICT è possibile osservare cambiamenti rivoluzionari come la diffusione delle riunioni online, della telemedicina, del commercio e dell’amministrazione elettronici e altro ancora.

Tuttavia, in ragione dei cambiamenti legati a questo periodo, credo che sia importante avere una visione a lungo termine per rimanere competitivi a livello globale. Nonostante lo sviluppo avanzato dell’AI, la fiducia nel fatto che l’essere umano rimarrà protagonista di nuove soluzioni per l’umanità rimane invariata. Mi auguro che questa tecnologia venga utilizzata in modo da contribuire al superamento delle sfide che l’umanità sta affrontando e a promuovere la pace e la prosperità mondiale».

auto Corea

La transizione verso la decarbonizzazione della mobilità su quattro ruote è una delle sfide più importanti dei prossimi anni. Hyundai e Kia si sono distinte per l’attenzione all’innovazione e per la decisa svolta verso l’elettrico. La mobilità del futuro sarà solamente elettrica, secondo lei, oppure ci sarà spazio per altri tipi di alimentazione?

«La Corea si è impegnata come membro responsabile della comunità internazionale a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Il nostro Paese sta aumentando gli investimenti nello sviluppo di energie Green e tecnologie di riduzione delle emissioni di CO2, oltre a promuovere attivamente la politica del Digital New Deal. In questo contesto, sono in corso sforzi volti allo sviluppo di veicoli a basse emissioni alimentati da energie sostenibili. Con l’incremento graduale delle vendite di veicoli elettrici, grazie alle presenza di tre produttori di batterie (LG Energy Solution, Samsung DKI e SK On) conserviamo un notevole vantaggio competitivo a livello globale e un elevato potenziale con una fornitura stabile di questi dispositivi.

Nel 2022 le vendite di auto a idrogeno sono state di 13.166 unità, il 57% della quota di mercato globale, mantenendo il primato nel mercato mondiale di questo settore per il quarto anno consecutivo. L’interesse del mercato per le vetture a idrogeno può essere considerato come una delle principali differenze rispetto al mercato italiano dei veicoli sostenibili. Ma Hyundai Motor sta attualmente conducendo un progetto di collaborazione con l’azienda Iveco con sede a Torino per la produzione di veicoli commerciali a idrogeno. Questo sta contribuendo a stabilire una solida base di cooperazione nel settore delle energie Green tra la Corea e l’Italia e si auspica che possa portare a ulteriori sviluppi».

3d

La Corea del Sud si distingue anche per l’attenzione al Food. È il secondo Paese al mondo a implementare un piano nazionale dedicato a trasformare il panorama alimentare, con aziende come Woowa Brothers che hanno raggiunto dimensioni importanti e spesso siglato nuovi accordi commerciali nel settore…

«Come in Italia, l’industria e la trasformazione alimentare sono settori estremamente importanti in Corea. Quest’anno il Governo italiano ha annunciato la candidatura della cucina italiana tra i patrimoni immateriali dell’UNESCO. La Corea ha già iscritto la pratica culturale del Kimjang, la preparazione e condivisione del piatto nazionale (kimchi), come patrimonio UNESCO nel 2013. Entrambi i nostri Paesi attribuiscono grande importanza alla preservazione e alla trasmissione della propria cultura alimentare unica. Penso che la pandemia da Covid-19 abbia rappresentato un momento chiave per il cambiamento nella cultura del cibo a livello globale. Durante questo periodo, abbiamo assistito a una diffusione su scala mondiale dei servizi di consegna di cibo.

Tuttavia, la situazione in Corea presenta alcune differenze, perché ci sono documenti che attestano la pratica del servizio di consegna di alimenti fin dal XVIII secolo e l’impiego di riders dedicati ai ristoranti è una pratica comune che risale a molto tempo fa. I coreani si autodenominano il popolo di Baedal, che si potrebbe tradurre come popolo della consegna. I Woowa Brothers, in modo intelligente, hanno adottato questo termine per creare un’app di delivery. Quindi, questo tipo di applicazioni possono essere considerate un cambiamento di prospettiva che offre più comodamente servizi già familiari ai coreani, anziché un servizio completamente nuovo. Woowa Brothers ha visto una notevole crescita, tanto che oggi è riconosciuta come uno dei rari unicorni in Corea. Tuttavia, rimangono ancora questioni irrisolte, come le difficili condizioni lavorative del personale addetto alle consegne».

amici

Restando in tema di cibo, cosa prevede e quando partirà il progetto di importare granchio blu da Venezia?

«La Corea sta siglando opzioni per l’importazione di granchi blu dall’Adriatico, aumentati rapidamente nel corso di quest’anno a causa di fenomeni legati al riscaldamento globale. Noi coreani amiamo i granchi, ma a causa della carenza di offerta interna, ogni anno ne importiamo molti dall’Estero. Considerando il vantaggio reciproco per entrambi i Paesi se importassimo il granchio blu che viene scartato in Italia, ho incontrato più volte i Presidenti delle Regioni Veneto ed Emilia Romagna e rappresentati di aziende del settore. Attualmente, stiamo discutendo delle modalità per importare il granchio blu tra imprese coreane e italiane.

Quanto ad altri accordi, i nostri Paesi sono potenze manifatturiere e hanno dimensioni economiche simili. Il Presidente italiano Sergio Mattarella ha effettuato una visita di Stato in Corea all’inizio di novembre e i leader dei due Stati hanno firmato un memorandum d’intesa per rafforzare la cooperazione in settori quali l’industria, l’aerospazio, la fisica e l’Intelligenza Artificiale. Il prossimo anno si celebrerà il centoquarantesimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra i nostri Paesi. Mi auguro che siano intrapresi ulteriori sforzi per espandere la collaborazione in settori come l’alimentare, l’aerospaziale, l’AI, la chimica, la farmaceutica e altri». ©

Articolo tratto dal numero del 1 gennaio 2024 de il Bollettino. Abbonati!

📩 [email protected]. Il mio motto è "Scribo ergo sum". Mi laureo in "Mediazione Linguistica e Interculturale" e "Editoria e Scrittura" presso La Sapienza, specializzandomi in giornalismo d’inchiesta, culturale e scientifico. Per il Bollettino mi occupo di energia e innovazione, i miei cavalli di battaglia, ma scrivo anche di libri, spazio, crypto, sport e food. Scrivo per Istituto per la competitività (I-Com), Istituto per la Cultura dell'Innovazione (ICINN) e Innovative Publishing. Collaboro con Energia Oltre, Nuova Energia, Staffetta Quotidiana, Policy Maker e Giano.news.